Sms spediti mentre si dorme, il sonnambulo tecnologico
Sonnambulismo al tempo della tecnologia.
Mentre si dorme si inviano inconsapevolmente sms dal proprio telefono cellulare, ce se ne accorge solo la mattina quando guardiamo il nostro smartphone.
Il sonnambulismo è un disturbo del sonno i cui sintomi sono riconoscibili da attività motorie inconsapevoli che non fanno altro che riprodurre i gesti quotidiani.
Ecco allora, secondo quanto riferito alla rivista The Atlantic da Michael Gelb della New York University, come tra le attività motorie svolte quotidianamente rientra quella di prendere in mano un cellulare e inviare sms.
Gelb ha raccontato, tra molti altri episodi documentatiti, di un tizio di 31 anni che mentre dormiva aveva inviato ad un conoscente un messaggio con il nome del padre deceduto.
Cose da brividi? sembra proprio di no. Gelb dà anche un nome a questo disturbo, quello di "sleeptexting", ossia messaggiare mentre si dorme. Insomma, i disturbi del sonno sembrano evolversi con la diffusione della tecnologia.
Normalmente il sonnambulismo insorge in un'età compresa tra i 7 e i 12 anni per poi scomparire dopo l'adolescenza. Se il fenomeno interessa gli adulti, secondo gli specialisti, può essere associato ad alcuni aspetti psicotici o nevrotici.
Il disturbo si manifesta in genere nelle prime due o tre ore del sonno (fase tre o quattro del sonno non Rem), e raramente dura più di 5 minuti.
Contrariamente alle leggende metropolitane, il sonnambulo raramente si alza dal letto e va in giro per la città. Si limita invece, restando in uno stato di incoscienza, a rimanere seduto nel letto e a compiere azioni ripetitive.
"Messaggiare nel sonno è un fenomeno in crescita che riguarda generalmente adolescenti e giovani adulti", spiega Gelb che identifica il disturbo come una delle forme di parasonnia.
Lo specialista spiega che il cellulare è come se fosse un'appendice esistenziale, ma anche del corpo. Ecco perché interessa soprattutto i giovani. Così, al pari del tradizionale sonnambulismo in cui si eseguono gesti quotidiani, si inviano sms.
C'è però un inconveniente. I messaggi che il sonnambulo invia, a volte, non li avrebbe mai inoltrati da sveglio. Dalla casistica raccolta dall'esperto, a volte si tratta di testi confusi, altre volte, invece, sono vere e proprie confidenze imbarazzanti verso ex partner o, peggio, nei confronti di persone che si intende corteggiare.
Come risolvere il problema? Il sonnambulismo non è una malattia ma un disturbo che può essere controllato con dei farmaci. Inoltre è possibile ricorrere a una terapia psicologica che consenta di individuarne le cause.
Oppure, in attesa che passi, Gelb suggerisce una via d'uscita dal problema più immediata. Quella di spegnere il cellulare mezz'ora prima di andare a letto. Ciò consente un distacco fisico e mentale dal telefonino.
A guadagnarne è la qualità del sonno e anche il risveglio sarà più sereno e senza spiacevoli sorprese.
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19 ottobre 2013