USA: Susan G. Komen, una fondazione per fare soldi o per la Cura?
Ha un senso donare soldi alla Susan G. Komen, fare volontariato o partecipare agli appuntamenti annuali con Race for the Cure?
Sono in macchina in mezzo al traffico in un venerdì mattina soleggiato ma freddo, circondata da macchine, persone indaffarate ed i cartelloni pubblicitari luminosi che ora sono diventati onnipresenti. Negli ultimi cinque anni, queste enormi insegne vivacemente illuminate punteggiano le superstrade americane con una litania di pubblicità e promozioni che cambiano di continuo. Stamattina, mentre di solito non noterei questi cartelloni che richiamano l'attenzione, alzo gli occhi su una pubblicità per una imminente "Susan. G. Komen Race for the Cure" 1.
Immediatamente il mio umore peggiora.
Susan G. Komen, la più nota organizzazione per la lotta al cancro al seno degli Stati Uniti, raccoglie ogni anno milioni di dollari attraverso una varietà di canali come maratone e corse di 5 chilometri, partnership con corporazioni di sponsor e donazioni attraverso telefonia mobile.
A partire dalla sua fondazione nel 1982, Komen ha raccolto una cifra vicina ai 3 miliardi di dollari, con quasi un miliardo di questi fondi dedicato alla ricerca. Per quanto queste cifre sembrino impressionanti, non si tratta che del 25-30% della totalità della loro raccolta fondi, cosa non del tutto rara negli Stati Uniti per le più grandi organizzazioni di patrocinio.
Tuttavia, insieme a molti altri dubbi concernenti gli alti stipendi degli amministratori delegati, le dubbie associazioni con corporazioni e il denaro speso in quello che appare come un riciclo all'interno dell'organizzazione stessa, il nome Komen dovrebbe evocare molti segnali d'allarme per chiunque prenda in considerazione di fare una donazione.
Negli anni recenti, Komen è finita sotto accusa per la quantità di denaro proveniente dalle raccolte di fondi annuali che viene stornata per gli stipendi degli amministratori. A un certo punto, la fondatrice di Komen ed ex amministratore delegato, Nancy Goodman Brinker, ha ricevuto un super compenso di 560,896 dollari annui, mentre la presidente Elizabeth Thompson ha guadagnato 606,461 dollari, nell'insieme più di un milione di dollari.
Anche se i salari alti non sono infrequenti per le fondazioni di questa natura, il confronto mostra che gli amministratori di altre organizzazioni, che raccolgono più denaro nelle raccolte fondi annuali, guadagnano meno in proporzione.
Nello stesso periodo, Komen finiva sotto accusa per aver cancellato molti degli eventi "Race for the Cure" nello stesso momento in cui sottraeva fondi alla Pianificazione Familiare (ci torneremo fra poco). Alla fine Brinker si è dimessa da amministratore delegato ed ha assunto una posizione di volontaria nell'organizzazione, ma non prima di aver percepito uno stipendio di 397,093 dollari alla fine dell'anno fiscale 2015. Nello stesso periodo fiscale, l'attuale presidente e amministratore delegato Judith Solerno ha guadagnato 479,858 dollari. Questo rende evidente una sproporzione fra le persone che dovrebbero essere servite da queste fondazioni – donne che non possono permettersi gli screening per il cancro o le cure, ad esempio – e le persone che gestiscono le organizzazioni.
Oltre ai dubbi rispetto agli stipendi dei dirigenti, circa il 45% del denaro raccolto da Komen viene destinato a "programmi educativi". Non è chiaro cosa questo comprenda a parte cose come brochures o video, ma apparentemente include ciò che la maggior parte delle persone associa di solito a Komen: campagne di consapevolezza.
Negli Stati Uniti ottobre è il "Mese della Consapevolezza sul Cancro al Seno", e oggi è quasi impossibile essere un adulto di qualsiasi parte del mondo e non essere informati sul cancro al seno. In ottobre si può comprare qualsiasi cosa in varie tonalità di rosa: gli onnipresenti nastrini, ma anche camicie, cappelli, scarpe, portafogli, utensili da cucina, gioielli, penne, prodotti di bellezza, prodotti per la pulizia della casa, Ipod, caramelle, nastro adesivo, cestini per la spazzatura, cuscini per cani, orologi, cereali per la colazione, animali di pezza, magneti per il frigo, guantoni da boxe, tazze da tè, caricatori del telefono e molto altro.
Molti di questi prodotti vengono venduti con solo una minima parte del ricavato che non vada investito in altro, se non ulteriori campagne di sensibilizzazione, creando un bizzarro circuito economico in cui le persone si sentono buone perché spendono soldi per oggetti inutili credendo che il denaro vada per "una causa degna", quando invece va a creare altri oggetti inutili.
Oltre a tutti gli oggetti assurdi e inutili da aggiungere al carrello della spesa, Komen si è in precedenza associata con la catena di fast food Americana Kentucky Fried Chicken, in una campagna che vedeva il famoso pollo fritto della catena servito in ciotole di un vivace rosa. Questa mossa ha portato a critiche da parte dei media e dei presidi sanitari, che hanno visto la collaborazione come una promozione di abitudini alimentari malsane laddove l'obesità è stata segnalata come fattore di rischio per il cancro al seno.
Altre sospette associazioni con aziende hanno incluso la creazione da parte della Ford Motor company di una Mustang con ricami rosa per Komen, nonostante gli studi abbiano mostrato che le donne che lavorano a contatto con le plastiche per veicoli siano cinque volte più a rischio di contrarre cancro al seno.
Ancora più bizzarro, il marketing da parte della compagnia di trivellazione di petrolio Baker Hughes di Trapani Komen rosa del modello usato per le fratture idrauliche (un modo per stimolare i pozzi di petrolio sotterranei), nonostante il fatto che quasi un quarto degli agenti chimici usati durante la procedura siano noti per aumentare il rischio di cancro.
Komen è stata anche messo sotto accusa per una decisione del 2012 di cessare l'invio di fondi a Planned Parenthood (Pianificazione familiare) per gli screening del cancro al seno e le cure, su suggerimento del Vice Presidente Anziano della fondazione, all'epoca Karen Handel, una donna politica Repubblicana. Handel, che era stata in precedenza Segretario di Stato in Georgia (US), ha votato "si" a questa decisione, che alla fine è costata a Planned Parenthood fondi equivalenti a 6.400 referti di mammografia e 170,000 esami clinici del seno, principalmente per pazienti senza assicurazione medica o con assicurazione molto limitata.
L'effetto di ritorno è stato rapido e di lungo termine, nel giro di una settimana il consiglio di amministrazione di Komen ha ribaltato la decisione e Handel si è dimessa. Nell'anno seguente, Komen ha ricevuto il 22% in meno di donazioni.
Il più irritante di tutti i vari usi da parte di Komen del denaro raccolto sono le cause che hanno intentato negli anni contro organizzazioni più piccole che usino la frase "per la/la cura" in qualsiasi loro tentativo di raccolta fondi.
Ci sono stati più di cento piccoli gruppi locali di base citati in giudizio da Komen per aver usato questa frase in qualsiasi materiale di marketing. E questo nonostante solo circa il 20% delle spese di Komen sia indirizzato verso la ricerca per trovare una cura, e ancor meno va al finanziamento per la ricerca volta a trovare la causa e la cura del cancro metastatico al seno.
E' incredibile l'ipocrisia di una fondazione che impedisce attivamente ad altre organizzazioni di usare la frase "per la cura", quando poi investe così poco denaro nel trovare una cura.
Questi non sono gli unici problemi riguardo a Susan G. Komen, ma sono alcuni fra i più rilevanti e dovrebbero essere sufficienti per farvi riflettere prima di aprire il portafoglio per donare a questa fondazione.
Come per molte organizzazioni caritatevoli su larga scala, fate le vostre ricerche e prendete in considerazione di donare o fare volontariato con gruppi più piccoli, locali e/o no profit, che fanno di più per aiutare la comunità che si occupa del cancro al seno a creare tabelle di screening ragionevoli, finanziare la ricerca scientifica e lavorare per trovare una cura, invece di mettere denaro in giganteschi cartelloni pubblicitari, inutili oggetti domestici, pericolose associazioni con corporazioni o nelle loro stesse tasche.
Dalla nostra corrispondente USA, Anna Maurya M
IN ARGOMENTO:
Prevenzione del cancro al seno: come ridurre il rischio
21 aprile 2017
[1]Per chi non lo sapesse, anche la Komen Italia, come la Casa Madre, organizza ciclicamente eventi di tre giorni che culminano con una Maratona Benefica. Presidente Della Komen Italia è il Prof. Riccardo Masetti, responsabile della Chirurgia Senologica dell'ospedale religioso Policlinico Gemelli di Roma.