Sanità, qualche "no" per ridurre le liste di attesa
Contro le liste d'attesa servono le prescrizioni appropriate. Ma anche la possibilità del medico specialista di dire qualche 'no' al paziente che arriva con richieste non necessarie, o non urgenti. Anche se queste scelte cozzano con la logica dell'aziendalizzazione che vorrebbe fatturare sempre di più. "Pagateci per quello che non facciamo, perché non indicato.Ci costa più tempo convincere il paziente a rinunciare a esami inutili, che non eseguirli". Questo il messaggio dei radiologi riuniti a Montecatini (Pt) per il X Congresso del sindacato nazionale (Snr). Che spiegano: "E' la diagnostica a determinare le liste d'attesa. Su questa dobbiamo incidere, formando i medici dire dei no".
"Non solo. Dire qualche no - dice il presidente del sindacato, Franco Vimercati - oltre a evitare sprechi di risorse economiche o radiazioni inutili al paziente, aiuta il malato ad avere maggiore consapevolezza di un uso corretto del servizio sanitario nazionale". Insomma, il sindacato nazionale non vuole contrapporsi ai colleghi che prescrivono gli esami ma vuole, "assieme alla società scientifica, promuovere dei momenti formativi che possano aiutare il medico prescrittore e il cittadino a diventare meccanismi virtuosi per il miglioramento del Ssn".
Pagina pubblicata il 22 ottobre 2007