Anaao, regole da cambiare, ministro Mussi ascolti esigenze neolaureati
Non sono solo i bandi per l'ammissione alle scuole di specializzazione di area medica a creare problemi. L'intero sistema formativo dei camici bianchi è da "cambiare radicalmente" in quanto "rigido e obsoleto".Parola dell'Anaao Assomed, principale sindacato della dirigenza medica. La sigla invita, in una nota, il ministro dell'Università e ricerca, Fabio Mussi, ad ascoltare le richieste dei neolaureati che in questi giorni stanno affollando le piazze milanesi e romane per protestare contro i problemi di accesso ai concorsi per le scuole di specializzazione.
Un primo passo al quale, però, deve seguire "un ripensamento delle procedure, dei luoghi e dei contenuti della formazione", ribadisce il sindacato.
Intanto il ministro, prosegue la nota, "potrebbe sincronizzare l'emanazione del bando con le esigenze dei medici laureatisi nel corso del 2007 o assumere l'impegno di mettere a concorso i posti disponibili in due bandi in ragione del numero di laureati interessati, assicurando la necessaria flessibilità dei modelli didattici per consentire un inizio differenziato con una durata certa ed eguale del periodo formativo".
Superare le "rigidità burocratiche di un modello obsoleto e autoreferenziale, scandite da uno sterile calendario di date di laurea, tirocinio, abilitazione, ammissione alla agognata specializzazione": questa dovrebbe essere, secondo l'Anaao, la strada da intraprendere per sciogliere "l'intreccio di interessi che si agitano dentro e fuori il sistema e per uscire da una crisi che assumerà un andamento cronico con periodi di acuzie".
L'esigenza di un cambiamento, conclude il sindacato, deve essere "messa sul tappeto da tutti gli attori interessati, a partire dai soggetti in formazione".
Pagina pubblicata il 22 novembre 2007