Medici specializzandi, non basta modifica calendari
"Non è con la riforma dei calendari che si realizza un vero processo di rinnovamento del sistema formativo dei medici in Italia".Questo il commento dell'Anaao Assomed, principale sindacato della dirigenza medica. sui decreti presentati ieri dal ministro dell'Università e della ricerca, Fabio Mussi, con le nuove date dell'esame di abilitazione alla professione medica e di avvio dei corsi di specializzazione in Medicina e Chirurgia.
L'Anaao "dà atto al ministro di aver operato con tempismo e buonsenso per dare soluzione ai problemi che si è trovato sul tavolo", ma non ritiene che cambiare i calendari sui corsi di specializzazione sia sufficiente.
L'Anaao, infatti, lamenta il fatto che in questo modo siano "escluse le competenze e le prerogative del Ssn, costituendo un'anomalia in Europa, dove in nessun caso la formazione post-laurea è di esclusiva pertinenza dell'Università ".
Il sindacato ripropone quindi l'urgenza e la necessità "di iniziare a ragionare su un modello che non sia più quello tradizionale delle facoltà , insufficiente per logiche e dimensioni a far fronte alla continua espansione di una domanda a carattere pratico".
I medici in formazione "vengono sì retribuiti dal Ssn - prosegue l'Anaao - ma non lavorano negli ospedali, poiché sono considerati, contro logica e legge, proprietà privata delle Facoltà di medicina. Ovvero una forza lavoro a basso costo - termina l'Anaao - in grado di assicurare i volumi produttivi che giustificano l'esistenza della marea 'montante' di Unità operativa direzione universitaria".
Pagina pubblicata il 26 novembre 2007