Ministeri Lavoro, Salute e Politiche Sociali: l'Anaao contraria all'accorpamento
L'Anaao Assomed è contraria "all'accorpamento dei ministeri della Salute, del Lavoro e delle Politiche Sociali". L'associazione dei medici dirigenti rende nota la sua contrarietà a una scelta di questo tipo, all'indomani dell'approvazione, da parte della Commissione Bilancio del Senato, dell'emendamento 'taglia-ministri' alla Finanziaria.La norma prevede il ritorno alla legge Bassanini che prevede massimo 12 ministeri e impone in più un limite complessivo di 60 esponenti per la compagine governativa, tra ministri, viceministri e sottosegretari.
"Oggi come dieci anni fa di fronte alla riforma della pubblica amministrazione, in vigore ma mai applicata - scrive l'Anaao Assomed in una nota - sostenuti dall'incalzare di nuovi e più urgenti problemi siamo fermamente convinti che la sopravvivenza del ministero della Salute sia l'unico modo per garantire al Servizio sanitario nazionale il suo carattere di unitarietà che abbiamo strenuamente difeso nelle nostre battaglie contro la devoluzione.
In un Paese dove vige il federalismo sanitario - prosegue il sindacato - è indispensabile mantenere un organismo che funga da baricentro per assicurare il coordinamento programmatorio e di salvaguardia dei criteri di uniformità assistenziali ed evitare pericolose derive che negano il riconoscimento del diritto alla salute su tutto il territorio nazionale.
Pur convinti della necessità di ridurre il numero dei dicasteri - chiarisce l'Anaao Assomed - chiediamo di agire secondo criteri di razionalizzazione del sistema e di rinnovamento che abbiano come obiettivo la difesa del Ssn, proponendo il potenziamento dell'area della tutela socio-sanitaria che prevede il ministero della Salute e solidarietà sociale".
Pagina pubblicata il 05 novembre 2007