Ricerca, il Ministro Turco: una vergognosa guerra per bande
"Vogliamo dircela tutta: questa è una vergognosa guerra per bande". Non usa mezzi termini il ministro della Salute, Livia Turco, respingendo in un'intervista alla Stampa le accuse di gestione clientelare dei fondi per la ricerca, e difendendo la riconferma di Enrico Garaci al vertice dell'Istituto superiore di sanità (ISS), dopo le polemiche dei giorni scorsi.
"Ho semplicemente valutato il merito e la competenza della persona - spiega - E ho seguito la procedura, che prevede che la nomina sia fatta dal Consiglio dei ministri, previa segnalazione del ministro della Salute e parere del Parlamento". E, di fronte alla lettera dei tre ricercatori che lamentano una gestione clientelare dei fondi per la ricerca, il ministro chiarisce che "un conto è chiedere dei chiarimenti e un conto è fare delle denunce. In quest'ultimo caso bisognerebbe fondarle sui fatti".
La somma complessiva ammonta a 8 milioni di euro e non a 3, precisa la Turco, "perchè nelle more dell'assegnazione abbiamo acquisito altri 5 milioni". Inoltre, il ministro sottolinea di aver "dato disposizione affinché l'assegnazione di questi finanziamenti avvenga attraverso un bando pubblico, e che la valutazione dei progetti sia fatta da figure esterne".
La riunione della Commissione ricerca è prevista per il 5 dicembre, e si tratta di "una commissione completamente rinnovata", presieduta da Alessandro Liberati. La Turco ricorda di aver 'stracciato' il decreto che stabiliva l'assegnazione diretta dei finanziamenti. "Dal luglio 2006 l'unico criterio che vale - precisa - è il bando pubblico".
Il ministro rivendica, così, di aver introdotto nel settore competenza e trasparenza. Respinte anche le polemiche sulla riconferma di Garaci. E sulla questione dei pareri discordi da parte delle Commissioni di Camera e Senato, la Turco precisa che si trattava di una discordanza "solo nel voto. Perchè nelle dichiarazioni di voto una larga maggioranza di senatori era d'accordo".
Pagina pubblicata il 23 novembre 2007