Sciopero farmacisti, iniziata la corsa all'approvvigionamento di farmaci
E' iniziata la corsa dei cittadini all'approvvigionamento di farmaci. Obiettivo limitare i danni che potrebbe produrre la rivolta dei titolari di farmacia, pronti a far pagare tutti i medicinali dal prossimo 19 novembre in segno di protesta contro l'articolo 2 del Ddl Bersani ter, la cosiddetta 'terza lenzuolata', che prevede la vendita dei farmaci di fascia C (quelli a pagamento) con obbligo di ricetta anche in supermercati e parafarmacie.A illustrare l'immediata reazione dei cittadini di fronte alla protesta annunciata da Federfarma è Mario Falconi, presidente dell'Ordine provinciale di Roma dei medici chirurghi e degli odontoiatri.
Tra i pazienti che potrebbero trovarsi costretti a pagare i farmaci di tasca propria, "quelli più poveri - assicura Falconi - sono allarmati, alcuni letteralmente terrorizzati, perché obbligati a rinunciare a medicinali salva-vita non avendo soldi per acquistarne".
Per evitare che ciò accada "molti medici, tra cui io stesso, preferiscono prescrivere più confezioni di farmaci, in modo che questa gente non ne resti sprovvista a causa di una protesta che reputo eccessiva e dannosa per i cittadini, soprattutto per quelli economicamente più fragili".
Tuttavia la corsa all'approvvigionamento, riconosce lo stesso Falconi, "finisce per provocare ulteriori danni alla collettività , nonché uno sperpero di risorse legato a quei pazienti per cui si è costretti, per un motivo o per un altro, a cambiare terapie, sprecando così le confezioni in più richieste in questi giorni".
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Pagina pubblicata il 13 novembre 2007