Un decreto legge per migliorare la sanità italiana
Ecco cosa cambia con ddl su qualità e sicurezza del Ssn. Si tratta di un intervento sulla sanità a 360 gradi il Disegno di legge sulla 'qualità e la sicurezza del Ssn' voluto dal ministro della Salute Livia Turco e varato venerdì dal Consiglio dei ministri.Il Ddl collegato alla Finanziaria 2008 ha l'obiettivo di 'ammodernare' la sanità italiana, "rafforzando i principi della legge che ha istituito il nostro servizio sanitario nazionale", spiega la stessa Livia Turco "felice" di presentare il Ddl al fianco della ex responsabile della sanità italiana Rosy Bindi.
Il provvedimento, che vanta tra i suoi obiettivi quello di garantire "più medicina del territorio" ai cittadini e porta la durata del Piano sanitario nazionale a 5 anni al posto degli attuali 3, "è il frutto - sottolinea Turco - di questi primi 18 mesi di governo che ci hanno consentito di verificare sul campo esperienze, problemi, criticità e buone pratiche in atto.
L'abbiamo fatto scegliendo la politica del confronto permanente con le Regioni, i sindacati, il mondo degli operatori e delle associazioni dei cittadini e del volontariato". Il Ddl, tra le tante cose, prevede il riordino complessivo della medicina del territorio. L'obiettivo è quello di creare una rete di assistenza ospedaliera basata sulla continuità assistenziale per tutto l'arco della settimana e per 24 ore al giorno.
Con questo fine verranno istituite in tutte le Asl le unità di medicina generale e di pediatria, basate sulla collaborazione tra professionisti, infermieri compresi. E verranno attribuiti nuovi compiti alle farmacie, coinvolte nell'ammodernamento del Ssn.
Il provvedimento introduce inoltre il tanto atteso e discusso governo clinico nelle aziende sanitarie, per la responsabilizzazione e il coinvolgimento degli operatori nella gestione della sanità . Il Collegio di direzione, composto da manager e operatori sanitari, diventa un organo di azienda che esprime pareri obbligatori sui principali atti gestionali.
L'altra novità riguarda il ripristino dell'esclusività di rapporto per i primari, ai quali viene comunque garantito il diritto alla libera professione intramoenia. Vengono inoltre definiti nuovi criteri per la nomina di manager e primari, centrati sulla trasparenza delle scelte per tenere fuori "la cattiva politica dalla sanità ", assicura Turco.
Il provvedimento che ha ottenuto il via libera di Palazzo Chigi, prevede poi l'istituzione di unità per la gestione del rischio clinico, nonché servizi di ingegneria clinica nelle Asl e negli ospedali per ottimizzare le attività e gli interventi di prevenzione degli errori e per il controllo costante sulla sicurezza delle apparecchiature integrate.
Non mancano le nuove misure per favorire la soluzione extragiudiziale delle controversie legate a errori medici. Da un lato si mira a garantire un rapido accesso agli indennizzi per i pazienti danneggiati, dall'altro si tenta di "fronteggiare la medicina difensiva", come ha spiegato lo stesso ministro Turco.
Viene istituito un Sistema nazionale di verifica della qualità delle cure erogate dal Ssn, prevedendo la partecipazione dei cittadini nei processi valutativi, e vengono inoltre definite linee guida per l'appropriatezza, la qualità e la sicurezza in campo diagnostico, clinico e terapeutico. Infine, il tirocinio pratico per i medici specializzandi viene potenziato grazie a nuovi accordi tra università e Ssn, e vengono definite specifiche sanzioni per le truffe ai danni del Ssn da parte di strutture sanitarie accreditate, come avviene già oggi per farmacie e operatori sanitari. Evidente la soddisfazione del ministro della Salute.
Il testo, secondo Turco, rappresenta infatti "una forte e precisa assunzione di responsabilità della buona politica per la salvaguardia e il miglioramento del Sistema sanitario nazionale".
Pagina pubblicata il 19 novembre 2007