Medicina d'urgenza, è necessaria una scuola di specializzazione
"Chiediamo ai ministri della Salute Livia Turco e dell'Università Fabio Mussi, l'attivazione della Scuola di specializzazione in medicina d'emergenza-urgenza. Ulteriori rinvii non possono essere più tollerati".E' l'appello che Anna Maria Ferrari, presidente della Simeu (Società italiana di medicina d'emergenza urgenza), ribadirà giovedì nel corso di una conferenza stampa al Centro internazionale 'Loris Malaguzzi' di Reggio Emilia, sede del convegno regionale Simeu Emilia Romagna.
La Simeu ritiene infatti che l'attivazione della Scuola "è diventata ormai indispensabile e urgente. Anche già da questo anno accademico, viste le tante Università in possesso dei requisiti per farlo, la disponibilità di 68 borse di studio già deliberate dalla Conferenza Stato-Regioni e lo slittamento al 10 marzo 2008 per l'avvio dei corsi di specializzazione".
L'attenzione della Simeu si sposta quindi su chi è contrario all'avvio della Scuola di specializzazione in medicina d'emergenza urgenza: i medici anestesisti e rianimatori. Professionisti che hanno dato vita a un sit-in davanti al ministero dell'Università per manifestare contro l'attivazione della Scuola, e che per lo stesso motivo hanno proclamato uno sciopero nazionale di 24 ore per il 10 dicembre.
"Un fatto estremamente grave", sottolinea la Ferrari, che si dice "pronta, insieme ad altre società scientifiche e a sigle sindacali rappresentative dei medici d'emergenza-urgenza, a chiedere la mobilitazione degli 11 mila medici del settore affinché vengano finalmente riconosciute le loro legittime aspirazioni di formazione e appartenenza".
Pagina pubblicata il 05 dicembre 2007