Ok agli equivalenti ma medici siano più informati
A dirlo è il presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), Mauro Martini.
Sì all'uso dei farmaci generici, anche guardando al risparmio. Ma è necessario fornire ai 'camici bianchi' prescrittori più informazioni sulla bioequivalenza, fugare i possibili dubbi, e approfondire gli studi a riguardo, anche con l'aiuto dei medici di medicina generale.
A dirlo è il presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), Mauro Martini, che interviene nel dibattito sulla sostituibilità, in farmacia, dei medicinali che hanno equivalenti. "Certamente - continua Martini - devono ancora essere totalmente dipanati i dubbi sulla bioequivalenza dei cosiddetti generici nei confronti del farmaco brand.
E questo deve essere fatto attraverso studi che possono essere condotti dai medici di medicina generale". Per quanto riguarda la possibilità di sostituire in farmacia il farmaco prescritto siamo dell'idea - continua Martini - che se un prodotto viene prescritto nella sua completezza (nome commerciale e azienda), è corretto che il farmacista dispensi quel prodotto, perché il medico ormai conosce i prodotti che gli offrono più garanzie".
In ogni caso, conclude il leader dello Snami, "questo argomento sarà oggetto di discussione con l'Agenzia italiana del farmaco e con le rappresentanze sindacali e scientifiche dei medici di famiglia".
Pagina pubblicata il 29 gennaio 2008