Pediatri, no all'abolizione dell'obbligo di vaccinazione
Fimp allarmata per ritorno di alcune malattie di cui genitori hanno perso memoria.
I pediatri di libera scelta aderenti alla Federazione italiana medici pediatri (Fimp) guardano con "viva preoccupazione" al provvedimento legislativo del Veneto, entrato in vigore in questi giorni in regione, che annulla l'obbligo vaccinale.
E si dichiarano allarmati per "la possibilità di ricomparsa di alcune malattie delle quali i genitori hanno perso memoria perché, grazie alle vaccinazioni, non ne hanno loro stessi avuto esperienza, come il morbillo e la pertosse". "Il provvedimento - afferma in una nota Giuseppe Mele, presidente della Fimp - pur ricalcando le legislazioni di altre Nazioni, non tiene conto della realtà del nostro Paese, del suo attuale stato sociale, ma neppure degli effetti prodotti da tali legislazioni in alcuni Paesi (copertura vaccinale insufficiente, accesso alla informazione e alle vaccinazioni difficile e costoso per le classi più disagiate e meno acculturate o non alfabetizzate)".
"I pediatri sono concordi quindi con il ministro della Salute Livia Turco, che ha sottolineato - ricordano i camici bianchi aderenti alla Fimp - la necessità di un Piano nazionale vaccini condiviso poiché i bisogni di salute dei cittadini sono gli stessi ovunque".
"Le dichiarazioni di coloro che esultano - sostiene Mele - appaiono quanto mai superficiali: innanzitutto ormai in Italia sono stati aboliti da tempo i vincoli legislativi e i provvedimenti contro coloro che non ottemperavano l'obbligo vaccinale per i propri figli, e la vaccinazione è legata all'espressione del consenso informato da parte dei genitori".
Pagina pubblicata il 15 gennaio 2008