Regioni, Anisap Lazio in stato d'agitazione
Stato d'agitazione per l'Anisap Lazio, che rappresenta trecento delle seicento strutture ambulatoriali private accreditate dalla Regione. "Viste le inadempienze economiche da parte della Regione con crediti che risalgono al 2005 e che stanno portando in questi giorni al collasso economico e al fallimento numerosi ambulatori", l'Anisap "ha già predisposto ricorsi al Tar Lazio contro le delibere e gli atti che la colpiscono, ha dato mandato ai suoi legali di procedere con ulteriori denunce e ricorsi alla magistratura civile e penale per i danni recati alle strutture private determinati dalle errate scelte della Giunta Regionale".L'Anisap si mostra pronta a dare battaglia a pochi giorni dall'incontro, in programma venerdì, con l'assessore alla Sanità Augusto Battaglia. Un incontro su cui la Federazione non sembra nutrire grosse speranze. "Poiché è noto - scrive infatti - che già sono state fissate, senza possibilità di modifica, le linee di politica sanitaria futura, si prevede che l'incontro avrà ulteriore risultato negativo". Secondo l'Anisap Lazio, "è in atto, da parte del presidente della Giunta e dell'assessore alla Salute, con il pretesto del piano di rientro, una politica dilatoria riguardo l'applicazione di accordi sottoscritti e non rispettati".
"Le istituzioni regionali - incalza ancora l'Anisap regionale - invece di individuare e colpire coloro che con dolo o scelte errate hanno determinato il debito durante gli anni, e invece di comprendere quali continuano a essere tutt'ora le fonti di sprechi, sembra abbiano come unico scopo quello di evitare il commissariamento che poi, di fatto, esiste.
Per assicurarsi il potere stanno imponendo tagli indiscriminati alla spesa sanitaria, compromettendo la salute e gli interessi dei cittadini e degli stessi operatori e lavoratori. Se in Campania l'emergenza sono i rifiuti, nel Lazio si annuncia l'emergenza assistenziale. L'Anisap Lazio pretende, in questo contesto, chiarezza da parte della Regione.
Una categoria che eroga ogni anno quaranta milioni di prestazioni a tariffe non aggiornate da 12 anni - conclude - e con un budget invalicabile fissato dalla Regione, costituisce un bene e non un peso per la comunità, sia in termini di assistenza che di risparmio".
Pagina pubblicata il 23 gennaio 2008