FIMP e utilizzo dei farmaci in pediatria
Giuseppe Mele, Presidente della Federazione Italiana Medici Pediatri, interviene in merito al contenuto di alcune agenzie che riportano le dichiarazioni del Segretario della FIMMG, relativamente al confronto intavolato con l'AIFA, sui farmaci per bambini."In un Paese nel quale i cittadini sono considerati troppo spesso ?sudditi', i diritti sono considerati sempre più favori, le regole sono per chi le legge e non per chi le scrive - afferma Mele - non ci si meraviglia del fatto che un organismo pubblico, qual è l'agenzia per il farmaco, possa scegliere di aprire un confronto, su una materia tanto delicata qual è quella che complessivamente investe l'utilizzo dei farmaci per i bambini, con la categoria dei medici generici anziché con i pediatri di famiglia".
"Quello che meraviglia è che autorevoli colleghi di altre organizzazioni sindacali - prosegue Mele, Presidente della maggiore organizzazione sindacale pediatrica italiana - dimentichino che sia le norme, sia i contratti, attualmente in vigore non permettano, sic et simpliciter la scelta del medico generico in sostituzione del pediatra".
"Non a caso - precisa Mele- proprio l'articolo 13 del contratto nazionale di categoria, richiamando la normativa nazionale, precisa che: ?I medici specialisti in pediatria sono parte attiva e qualificante del S.S.N. nel settore preposto alla tutela dell'infanzia e dell'età evolutiva da 0 a 14 anni. Tale attività presuppone che, nell'ambito dell'organizzazione sanitaria, i rapporti convenzionali con i medici pediatri di famiglia costituiscono il rapporto di lavoro con il quale si fa fronte alle esigenze sanitarie della popolazione in età pediatrica sulla base delle disposizioni di cui all'articolo 8 del D.Lgs. 502/92 e successive modificazioni ed integrazioni'.
Facciamo tale precisazione tanto per chiarire che il cambiamento del corollario legislativo, che riguarda i rapporti di lavoro convenzionali, è stato modificato e che, attualmente, non solo non esiste alcun meccanismo automatico per la scelta di medici di medicina generale per soggetti che abbiano compiuto il sesto anno di vita, ma è addirittura vero il contrario: da 0 a 14 anni lo Stato si deve servire dei pediatri di famiglia, con buona pace delle altre categorie".
"Nello specifico delle preoccupazioni espresse dai colleghi della medicina generale - conclude Mele - vorrei assicurare che la FIMP è, e da tempo sensibilizzata al problema, tanto è vero che, in collaborazione con Farmindustria, abbiamo stilato uno specifico protocollo sulla sperimentazione dei farmaci in pediatria che consenta di superare anche l'annoso problema della prescrizione dei farmaci cosiddetti off-label".
Pagina pubblicata il 11 febbraio 2008