Snami, libertà di coscienza per medici
Libertà di coscienza per 'camici bianchi' di fronte all'interruzione di gravidanza. Pur essendo d'accordo con la Fnomceo sul fatto che la 194 è comunque una legge dello Stato, il presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami), Mauro Martini, rivendica piena libertà di coscienza da parte dei singoli medici.
"L'interruzione volontaria di gravidanza - dice il leader Snami in una nota - è tema troppo delicato per distinguere semplicemente tra favorevoli e contrari". Come pure lo è, secondo Martini, la pillola abortiva Ru486. "Io penso - prosegue - che il medico, seguendo i dettami del Giuramento di Ippocrate, debba essere attento all'etica nei confronti della vita.
Massimo rispetto quindi per chi segue la legge e la fa applicare, ma altrettanto per chi esercita l'obiezione di coscienza come previsto dall'articolo 22 del Codice deontologico".
"Certo - sottolinea il presidente Snami - lo Stato italiano deve farsi sempre più garante delle condizioni economiche e sociali della donna, affinché non sia costretta a fare scelte dolorose da un punto di vista psichico e fisico. E deve inoltre fare più informazione sulla maternità responsabile: questo è compito anche dei medici di medicina generale, che con il loro quotidiano contatto con la popolazione possono esercitare a pieno questo ruolo fondamentale.
Lasciamo però ai medici - conclude Martini - la possibilità di scegliere come comportarsi: la Federazione degli Ordini dei medici ha pieno diritto di esprimersi, ma i singoli devono decidere con la loro coscienza e la loro morale".
Pagina pubblicata il 26 febbraio 2008