Ssn, definire il metro della qualità
Servono strumenti per valutare la qualità delle prestazioni sanitarie e dei servizi offerti ai cittadini. Solo 'misurando' i risultati ottenuti, si può realmente comprendere se il sistema funziona e se risponde alle reali aspettative ed esigenze degli assistiti.Una valutazione che deve coinvolgere tutti gli attori della sanità. Medici di famiglia compresi che, in futuro, potranno essere retribuiti anche in base alla qualità del servizio offerto. Ne è convinto Claudio Cricelli, presidente della Società italiana di medicina generale (Simg), intervenuto ieri alla prima Conferenza nazionale sulle cure primarie, in corso a Bologna.
Per Cricelli, se si vuole realmente sviluppare e migliorare l'assistenza ai cittadini, è necessario partire dall'analisi dei dati e monitorare ciò che viene realizzato concretamente . E questo è possibile attraverso "strumenti scientifici ed informatici - spiega - in grado di 'fotografare' i risultati ottenuti sul campo, in termini di salute e gradimento da parte dei pazienti, dalle strutture ma anche dai singoli camici bianchi".
Per quanto riguarda i medici di medicina generale, la Simg ha messo a punto un sistema di indicatori che consente - sia al medico sia all'Asl - di verificare in tempo reale i risultati ottenuti. "Con questo sistema, già avviato in alcune aree del Paese, in particolare a Brescia, stiamo sperimentando - conclude Cricelli - la misurazione delle prestazioni che potranno così essere valutate su basi oggettive. L'applicazione di questo sistema potrà permettere anche il pagamento delle prestazioni in base alla qualità dei servizi offerti dai medici di famiglia".
Pagina pubblicata il 27 febbraio 2008