Tomassini, ridiscutere autonomia sui vaccini
"Bisogna ridiscutere l'autonomia delle Regioni in campo sanitario quando si tratta di vaccini". Antonio Tomassini, presidente della Commissione d'inchiesta sul Ssn, rimarca l'importanza di avere piani vaccinali omogenei "che non creino cittadini di seria A e B" in occasione dell'inaugurazione a Siena del nuovo istituto della Novartis, che produrrà vaccini contro le malattie 'dimenticate' dei Paesi in via di sviluppo.
Una presa di posizione chiara dopo la decisione del Veneto di sospendere l'obbligatorietà di alcuni vaccini pediatrici dal primo gennaio scorso, e a pochi giorni dalla discussione in conferenza Stato-Regioni del prossimo Piano nazionale vaccini.
"I vaccini - dice - sono la cura definitiva più sicura e meno costosa al mondo. Anche se consideriamo gli eventuali effetti collaterali. L'aver affidato alle Regioni la politica e la programmazione vaccinale è un errore intollerabile.
La politica sanitaria dunque - prosegue - deve riappropriarsi di questo importantissimo sistema di prevenzione per il Servizio sanitario nazionale. Altrimenti succede che si debba ricorrere alle vaccinazioni di massa quando è troppo tardi". Secondo Tomassini, "per risparmiare pochi euro oggi in Italia ci si trova esposti da Regione a Regione a rischi diversi.
Dunque serve riportare a livello centrale il controllo del calendario vaccinale. Come pure, senza ricorrere all'obbligatorietà, fare maggiore ricorso all'adesione volontaria. Magari - conclude - stabilendo un sistema di co-payment che consente, a chi non può permetterselo, di accedere gratuitamente ai vaccini, e agli altri di pagarne una parte per liberare risorse da utilizzare laddove c'è bisogno".
Pagina pubblicata il 25 febbraio 2008