Turco, medici italiani difendono la vita
"Se la vita umana sono le persone in carne e ossa, i medici italiani difendono la vita. Ho visto, da parte dei camici bianchi impegno e aggiornamento in questo senso".A dirlo è il ministro della Salute Livia Turco che, a margine della conferenza nazionale sulle cure primarie in corso a Bologna, commenta le parole del Papa che ha invitato i medici italiani a difendere la vita, in riferimento al documento della Federazione nazionale degli Ordini dei medici sull'aborto e altri temi etici.
Per Turco, il documento della Fnomceo va nella direzione della difesa della vita, quella di "costruire un rapporto - ha detto il ministro - il più possibile vero, serio e profondo con i pazienti".
I medici infatti "non devono scrivere trattati etici, ma curare bene le persone". E non c'e' arbitrarietà nel fatto che "gli Ordini dei medici abbiano sentito il dovere di esprimersi - continua il ministro - sulla validità della 194, su come si previene l'aborto. E che abbiano raccomandato attenzione al tema della maternità e detto che la pillola del giorno dopo e' un contraccettivo e per questo deve essere accessibile".
Secondo Turco, si tratta infatti di argomenti "di competenza dei camici bianchi". E' giusto e utile che "l'esperienza medica del sapere clinico e la scienza prendano di più la parola su questi temi".
Pagina pubblicata il 26 febbraio 2008