Dispositivi medici, prezzo di riferimento irrazionale
"Pensare di applicare i prezzi di riferimento ai dispositivi medici è una scelta sbagliata, che contrasta con le esigenze primarie dei cittadini e con i più banali principi di mercato".A dirlo è Angelo Fracassi, presidente di Assobiomedica, intervenuto al Forum Sanità futura 2008 che si è chiuso ieri a Cernobbio (Como), riferendosi alla Finanziaria 2007 in cui è prevista la definizione dei prezzi di riferimento per i dispositivi medici, contestata dai produttori che chiedono al prossimo Governo di modificare la normativa per il settore.
Fracassi ha sottolineato che i dispositivi non sono semplici accessori ma, generalmente, "prodotti ad elevata complessità e differenziazione, che richiedono continui adattamenti ai bisogni di acquirenti e utilizzatori. La nostra produzione - ha proseguito il presidente delle imprese del settore - è soggetta a rapida innovazione, con alle spalle corposi investimenti in ricerca propria e i risultati del generale progresso scientifico".
Ne consegue che rincorrere attraverso i prezzi di riferimento obiettivi di standardizzazione forzata significherebbe mettere in pericolo la qualità delle prestazioni e annullare gli eventuali risparmi di spesa per effetto dei sicuri danni di mercato e della inevitabile complicazione delle procedure".
E' necessario non ripetere "gli errori di politica industriale del passato - ha concluso il presidente di Assobiomedica - penalizzando un settore che nel mondo sta dimostrando il suo valore propulsivo sullo sviluppo economico e sociale e sulla ricerca scientifica. Serve una modifica della legge che preveda nuove modalità di trasparenza e monitoraggio della spesa per i dispositivi medici. Vogliamo un buon sistema che permetta ai cittadini di avere prodotti di qualità al giusto prezzo".
Pagina pubblicata il 19 marzo 2008