Firmato il decreto su assistenza integrativa
Il ministro della Salute Livia Turco ha firmato il decreto ministeriale che, attuando quanto previsto dalla Finanziaria 2008, individua gli ambiti delle prestazioni dei Fondi integrativi del Ssn e degli Enti, Casse e Società di mutuo soccorso no profit che forniscono prestazioni assistenziali integrative a quelle fornite dal Ssn.
Per il monitoraggio e il controllo dell'attività dei Fondi e dagli altri Enti preposti il decreto istituisce inoltre l'Anagrafe dei fondi sanitari presso il ministero della Salute. "Con questo decreto -sottolinea in una nota il ministro - si compie un ulteriore passo avanti nel consolidamento della sanità pubblica, intesa come complesso di enti, strutture e organizzazioni che investono sulla promozione della salute e la fornitura di prestazioni mediche e assistenziali ma senza finalità di lucro.
In questo ambito rientra il cosiddetto 'secondo pilastro' del Ssn costituito dai Fondi integrativi, già previsti dalla riforma sanitaria del 1999 ma di fatto mai attuati, e dai numerosi Enti e Casse di assistenza sanitaria no profit a carattere categoriale o aziendale o di mutuo soccorso. In tutto stiamo parlando di 15/20 milioni di potenziali assistiti che, grazie a questo decreto, si vedranno più tutelati a seguito dell'ampliamento del paniere di prestazioni erogate dai Fondi e dalle varie Casse".
"Per mantenere il proprio status di facilitazioni fiscali, infatti - prosegue il ministro - il listino di offerta di questi enti dovrà obbligatoriamente comprendere anche le prestazioni odontoiatriche e quelle di assistenza per i non autosufficienti non erogate dal Ssn. Due tipologie di intervento che, entro il 2010, dovranno valere per almeno il 20 per cento del totale delle prestazioni erogate.
Questo vincolo si spiega con la necessità di offrire una maggiore copertura assistenziale per le cure odontoiatriche e per le persone non autosufficienti in quanto, come avviene in tutti i Paesi ad alto tasso di sviluppo, anche in Italia la domanda di questi servizi è molto superiore alla possibilità reale di offerta pubblica nell'ambito dei servizi sanitari nazionali".
Pagina pubblicata il 25 marzo 2008