MMG e reumatologi contro le liste di attesa
Fondare un'alleanza tra medici di famiglia e reumatologi. Obiettivo: abbattere le liste d'attesa che, per un malato di artrite grave, possono fare la differenza tra la disabilità e una vita normale.A lanciare l'appello è il presidente della Società italiana di reumatologia (Sir), Carlo Maurizio Montecucco, intervenuto venerdì a Milano alla presentazione del registro lombardo ("il primo del genere in Italia") dei pazienti con artrite reumatoide in terapia con farmaci biologici. "Il registro - spiega l'esperto - ci dice che il malato davvero bisognoso di cure specialistiche arriva troppo tardi dal reumatologo, che invece visita inutilmente centinaia di persone colpite da altre patologie di nostra competenza, ma meno gravi".
Solo in Lombardia, avverte Montecucco, primario al Policlinico San Matteo di Pavia, "possiamo calcolare che se ogni paziente con malattia reumatica generica dovesse rivolgersi al reumatologo, oggi avrebbe a disposizione solo 8 secondi di visita all'anno".
Una vera miseria, se si pensa che, "da tabulato, le nostre visite non devono durare meno di 15 minuti. E che in questo arco di tempo un malato reumatico grave 'medio' fa appena in tempo a spogliarsi", dice il numero uno della Sir.
Per snellire le attese, garantendo una 'corsia preferenziale' ai pazienti che necessitano di una visita reumatologica urgente, "è dunque essenziale creare sul territorio una rete di competenze che funga da filtro", puntualizza Montecucco. "Esperienze locali avviate a Pavia, Brescia e Milano - dice - dimostrano che basta definire criteri di gravità condivisi; in base a questi il medico di famiglia segnala via e-mail i casi più gravi allo specialista, che a sua volta si attiva entro un massimo di 10 giorni".
Il sogno "è un progetto regionale di rete integrata - precisa - Gestita dai medici di famiglia, gli 'specialisti del sospetto' di malattia, e dai reumatologi, i veri specialisti della diagnosi precoce", conclude.
Pagina pubblicata il 30 marzo 2008