Politiche più razionali per migliorare Ssn
"Per migliorare la sanità pubblica è necessario 'rinvigorire' il parco delle apparecchiature tecnologiche di diagnosi e cura. Ma soprattutto, sono indispensabili politiche più razionali dell'intero sistema". Parola di Alfredo Siani, presidente eletto della Società italiana di radiologia (Sirm) che, in vista delle prossime elezioni di aprile, suggerisce ai leader politici alcune priorità per migliorare il Ssn.
"Per arrivare a una migliore organizzazione del Ssn - spiega Siani all'AdnKronos Salute - bisogna innanzitutto razionalizzare il percorso diagnostico dei pazienti. Ad esempio nel mio settore, la radiologia, sempre più spesso vengono effettuati esami ripetuti, con conseguenze negative anche sui tempi delle liste di attesa". Per Siani, un'altra strada da seguire è quella di potenziare i programmi di prevenzione.
"Un percorso già intrapreso nel nostro Paese, ma che va sicuramente perfezionato. Ad esempio - sottolinea - i programmi di screening contro il tumore della mammella sono già particolarmente efficaci e stanno dando i loro frutti benefici". Siani, infine, rivendica un maggiore riconoscimento per le società scientifiche. "Troppo spesso le Istituzioni, nel mettere a punto i programmi di politica sanitaria, si dimenticano di noi. Finendo - conclude - col privilegiare gli Ordini professionali e i sindacati di categoria". "La maggioranza che sarà chiamata a guidare il Paese, e la classe politica tutta, è bene che lavori affinché il Ssn resti pubblico. Dare troppo spazio all'assistenza privata sarebbe infatti un errore".
Parola di Anna Maria Ferrari, presidente della Società italiana medicina di emergenza urgenza (Simeu) che fissa un punto chiave nell'agenda politica degli schieramenti impegnati nella competizione elettorale. "E' necessario - spiega la Ferrari - difendere l'integrità del Ssn. Un sistema che va certamente migliorato, ma che è il maggiore, se non l'unico, garante dei percorsi assistenziali dei cittadini. L'urgenza, quindi, è quella di trovare e impiegare al meglio maggiori risorse per rilanciarlo".
Per la Ferrari, particolare attenzione andrebbe riservata proprio al settore della medicina dell'emergenza. "Chiediamo - sottolinea il presidente della Simeu - un Piano di revisione strutturale dell'intero sistema che, negli ultimi anni, ha registrato un aumento esponenziale dei pazienti. Un piano - conclude la Ferrari - che contempli l'aumento del numero dei medici, l'adeguamento delle strutture di pronto soccorso, e che faciliti il collegamento tra cure primarie e ospedaliere".
Pagina pubblicata il 06 marzo 2008