Smi, più risorse per specialistica ambulatoriale
Valorizzazione delle professionalità, integrazione e maggiori risorse economiche, "da subito". Sono queste, per il Sindacato dei medici italiani (Smi), le priorità da affrontare per migliorare la specialistica ambulatoriale.Lo Smi, in attesa dell'apertura delle trattative per il rinnovo della convenzione della specialistica ambulatoriale interna, chiede infatti che venga subito concesso in busta paga "il 4,85 per cento dell'inflazione programmata relativa al biennio 2006-2007 e che si riconosca lo 0,7 per cento (rivalutato circa l'1 per cento) del cosiddetto lodo Fini, già dato al pubblico impiego nella precedente tornata contrattuale".
Sempre in tema di risorse si è ribadita la necessità che vengano fatti maggiori investimenti strutturali e in attrezzature medicali "per fornire prestazioni sempre più all'avanguardia ai pazienti". Lo Smi ha poi indicato alcuni punti fermi per valorizzare i medici che operano in questa settore. "C'è bisogno - sottolinea in una nota lo Smi - di una maggiore integrazione nei rapporti con l'assistenza primaria, con protocolli da concordare nell'ambito distrettuale, e partecipazione strutturale alle varie forme di assistenza domiciliare".
E ancora, "serve una maggiore presenza in tutti gli organi decisionali aziendali (distrettuali, consiglio dei sanitari, comitato di direzione e quant'altro) per essere parte attiva della programmazione delle Asl". Lo Smi chiede infine la possibilità di poter svolgere attività di tutor, nei propri ambulatori, per gli specializzandi.
Pagina pubblicata il 12 marzo 2008