Turco a Cernobbio, difendere l'autonomia del Ministero della Sanità

Nel suo intervento di apertura del forum Sanità Futura, a Cernobbio (Como), Livia Turco torna a difendere l'autonomia del ministero della Salute, in vista di un suo possibile accorpamento.

"Che si chiami ministero della Salute o del benessere, è importante però che mantenga il suo ruolo forte e autorevole, fondamentale di fronte a un sistema federalista" ha detto il ministro, ricordando che "è importante che il ministero metta insieme salute e politiche sociali, perché l'integrazione socio-sanitaria è la dimensione del futuro". Il ministro ribadisce quindi l'importanza di avere un punto di riferimento nazionale, nel ministero della Salute per promuovere, monitorare, valutare l'effettiva applicazione dei Livelli essenziali di assistenza.

Per il ministro è infatti importante che il nostro Servizio sanitario nazionale, universalistico, pubblico e solidale, "con tutti i suoi difetti resti un grande patrimonio di cui essere orgogliosi. I cittadini - afferma - devono richiedere diritti, ma anche esercitare doveri". Quanto poi al miglioramento del Ssn "ogni regione deve guardare all'efficienza, che a sua volta genera equità. Non servono infatti solo risorse - ammonisce il ministro - se non si ha capacità di usarle". Turco cita in proposito i piani di rientro dal debito con i quali "abbiamo accompagnato le Regioni, anche con una politica impopolare. In questo caso un ministero della Salute forte e autorevole è stato fondamentale".

E che serva un momento centrale "forte", secondo il ministro, lo si evince anche da un altro aspetto: l'applicazione dei Lea. In passato è risultata ineguale, tanto che oggi Turco sostiene la necessità di un organismo politico e tecnico, da realizzare al ministero della Salute, che valuti il rispetto dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) su tutto il territorio nazionale, nonché la qualità dell'applicazione, e attivi poteri sostitutivi nei casi in cui si verificano inadempienze.

"Questa idea l'avevo proposta nel decreto sull'ammodernamento del Ssn. Ora - ha detto il ministro - la consegno a futura memoria". Turco ribadisce, infatti, che oltre ad "emanare i Lea, è poi necessario controllare che sia garantita un'omogeneità dei servizi assistenziali su tutto il territorio italiano.

Applicare i Lea - ha concluso - è compito dello Stato, perciò secondo le leggi vigenti in materia, c'è bisogno, per fare questo, di un ministero che abbia più poteri in modo da realizzare davvero ciò che il Titolo V già prevede". 

Pagina pubblicata il 17 marzo 2008

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