Bianco, continuate a fidarvi del SSN
Casi come quello di Pescara, dove a una donna, deceduta il 18 gennaio dello scorso anno nel l'ospedale cittadino, è stato asportato un rene senza che nessuno le dicesse nulla, "minano un bene preziosissimo che è quello della fiducia della gente, alimentando la diffidenza nei confronti della classe medica e del Servizio sanitario nazionale.Vicende come questa rappresentano un virus terribile, una ferita infetta dove le responsabilità di un singolo finiscono per gravare su una classe intera", quella dei camici bianchi. Così Amedeo Bianco, presidente della Federazione nazionale degli ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri (Fnomceo), interviene sull'ennesimo caso di malasanità.
E rivolge un vero e proprio appello agli italiani: "devono continuare a fidarsi del SSN e dei medici, perché gli ospedali, o meglio la stragrande maggioranza di essi, sono luoghi sani, popolati da professionisti affidabili e competenti che hanno a cuore la salute della gente". Bianco chiede che sul caso di Pescara "venga fatta massima chiarezza nel più breve tempo possibile, perché la gente ha bisogno di conoscere la verità.
Occorre capire quali sono le responsabilità, comprendere cosa è successo davvero per far sì che episodi del genere non abbiano luogo mai più". Quanto a Marco Basile, il medico finito agli arresti domiciliari per la vicenda, "l'Ordine - ci tiene a precisare Bianco - deve giudicare i fatti, non voci o articoli di giornali.
Pertanto bisognerà collaborare con la magistratura prima di prendere provvedimenti in tal senso". Anche se "misure restrittive della libertà personale", in questo caso i domiciliari, "comportano per il medico l'immediata sospensione"
Pagina pubblicata il 07 aprile 2008