Contratto, l'ira dell'Ordine e dei sindacati
Fnomceo, lo stop alla trattativa è un fatto grave."L'interruzione, sul filo di lana, delle trattative in corso costituisce un fatto grave. Un segnale preoccupante di incapacità delle Istituzioni ad affrontare e risolvere i problemi, che delude i professionisti e alimenta la sfiducia nei cittadini".
A dichiararlo è il presidente della Fnomceo (Federazione nazionale ordini medici chirurghi e odontoiatri), Amedeo Bianco, che commenta così la rottura delle trattative tra i sindacati dei medici dirigenti del Ssn e l'Aran, per il rinnovo del contratto.
"Questa volta - aggiunge in una nota Bianco - gli ostacoli non sono state le questioni legate al trattamento economico ma le insufficienze, le timidezze, le contraddizioni e forse qualche opportunistico "retropensiero" dell'Aran e delle Regioni sulle modalità di individuazione e sui contenuti delle deroghe al decreto legislativo 66 del 2003". Provvedimento che regolamenta il periodo di riposo dei medici, dopo una guardia notturna o dopo il servizio diurno.
"Questo stallo - sottolinea il numero uno della Fnomceo - mette in luce una realtà del nostro sistema sanitario: il livello dei servizi è garantito solo disapplicando in modo sostanziale una normativa europea su recuperi, turni, guardie, riposi, varata per garantire la salute degli operatori e, aggiungo, la sicurezza degli utenti dei servizi.
Ecco perché questa interruzione è un segnale preoccupante di incapacità di queste istituzioni ad affrontare e risolvere i problemi, che delude i professionisti e alimenta la sfiducia nei cittadini". Bianco si appella quindi al senso di responsabilità delle parti. "Si ritorni al più presto al tavolo contrattuale e si spenga la luce solo quando sia stata raggiunta l'intesa", conclude.
Pagina pubblicata il 14 aprile 2008