Le medicazioni anti-decubito nei nuovi LEA
"Accogliamo con soddisfazione le buone notizie che riguardano due milioni di italiani alle prese con ferite difficili, come le piaghe da decubito.Dal 2008, i prodotti innovativi per la cura di queste lesioni cutanee non saranno infatti più a carico dei malati, ma del Servizio sanitario nazionale", come previsto nel Dpcm approvato ieri con i nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza) e il nuovo nomenclatore dei presidi, degli ausili e delle protesi.
Un provvedimento "che ci ripaga delle battaglie fatte per far sentire la voce di tanti malati che non riuscivano a pagarsi le cure mediche". E' quanto afferma in una nota il presidente di Federanziani, Roberto Messina. Messina si dice "pienamente soddisfatto" dei provvedimenti presi dal ministero della Salute e dalla presidenza del Consiglio dei ministri.
"Rappresentano una battaglia vinta per i tanti malati - dice - che aspettavano con ansia questo provvedimento, dopo tanto lavoro di sensibilizzazione e proteste in piazza dei malati con piaghe da decubito". Nella nuova normativa è previsto che tutti i malati con 'ferite difficili (piaghe da decubito, ulcere cutanee) potranno dal 2008 ritirare i presidi curativi in farmacia a nelle Asl e averli in ospedale o in case di cura se ricoverati'.
"Praticamente - spiega Messina - tutte le medicazioni avanzate, come gli alginati a base di sali calcio e/o sodio della miscela di mannuronico e glucaronico, le medicazioni in idrocoloidi o idrofibra, medicazioni in gel idrofilo, in argento e in poliuretano in forma di schiuma o in forma gelificata, saranno dispensate gratuitamente nelle diverse modalità, concentrazioni e formati.
Per dispensare i presidi in questione occorrerà una prescrizione di medici specialisti, in particolare diabetologi, chirurghi plastici e vascolari, flebologi, dermatologi, vulnologi, dopo aver visitato e valutato la ferita del paziente'. Federanziani inoltre propone 'l'adozione di un modello di un Piano terapeutico per la prescrizione di tali presidi per ottimizzare le cure ai pazienti in un clima di collaborazione tra le figure mediche coinvolte nel processo prescrittivo", conclude Messina.
Pagina pubblicata il 07 ottobre 2008