Le quattro priorità della pediatria
Mettere in primo piano il diritto alla salute dei bambini e degli adolescenti, non, però, in modo generico ma puntando su precise priorità: disuguaglianze, salute mentale, ambiente e salute, sostegno delle famiglie nel compito di 'far cresce' il bambino.E' l'appello ai politici e ai cittadini firmato dall'associazione culturale pediatri (Acp) che chiede l'impegno ad inserire nel prossimo Piano Sanitario Nazionale le quattro priorità, messe a punto analizzando la condizioni di salute e le reali esigenze della popolazione in età pediatrica. L'Associazione - che raccoglie 2500 pediatri italiani - ha indicato, dunque, i punti chiave per promuovere una migliore assistenza e favorire un migliore sviluppo dei più piccoli. A partire dalla necessità di superare le disuguaglianze, cioè "la riduzione della distanza fra gli indicatori di salute regionali e intraregionali - sottolinea l'Acp - che deve essere vista come un obiettivo da raggiungere nei prossimi 5 anni" . Una meta "raggiungibile solo con un impegno economico e culturale da rivolgere, soprattutto, alle regioni del Mezzogiorno, monitorandone l'andamento degli indicatori". Le diseguaglianze di salute, inoltre, sono anche "riferibili a condizioni economiche e culturali - aggiunge l'Associazione - sulle quali poco si è discusso in Italia e che influiscono fortemente sul destino vicino e lontano dei bambini".
Per quanto riguarda invece la salute mentale, seconda priorità, i pediatri sottolineano che "l'aumento del disagio relazionale e della patologia psichiatrica nell'età evolutiva richiede interventi precoci nel primo anno di vita, fondamentale per una buona relazione precoce e lo sviluppo del bambino". In questo settore, dunque, "la rete territoriale va potenziata e messa in condizione di favorire l'integrazione tra le varie competenze. Per quanto riguarda l'emergere di nuove patologie, come il deficit di attenzione ed iperattività e i disturbi specifici dell'apprendimento, invece, serve un maggior collegamento con la scuola e le associazioni di genitori" C'è poi la questione ambientale.
"L'inquinamento - dicono i pediatri - è un problema di tutti ma influisce soprattutto sulla salute dei bambini, sia per le caratteristiche biologiche, sia perché l'effetto inquinante e l'esposizione nel tempo dura su di loro molto più a lungo". Infine la necessità di sostenere i genitori rafforzando le loro competenze "un impegno - secondo l'Acp - che comporta un grande sforzo di supporto di educazione e di formazione rivolto ai neogenitori e ai bambini nei primi anni di vita.
Questo 'investimento' andrebbe fatto sulla popolazione giovane o giovanissima, perché ci sono dati che dimostrano che con un modesto impegno in questo settore si possono ottenere grandi risultati. I programmi sostenuti dall'Acp, 'Nati per leggere' e 'Nati per la musica', sono esempi di queste iniziative".
Pagina pubblicata il 09 aprile 2008