L'Italia spende poco contro il cancro
Nel nostro paese la spesa procapite impegnata ogni anno nella ricerca contro il cancro è di circa due euro. Nove volte in meno degli Stati Uniti.La spesa pro-capite italiana nella lotta al cancro "è di appena due euro, quanto un caffè". E' pari allo 0,008% del Pil, contro i 18 euro pro-capite degli Stati Uniti, i 13 della Gran Bretagna, i 3,9 dell'Irlanda e i 3 della Germania.
Siamo, dunque, fanalino di coda, "tra gli ultimi posti in Europa, appena prima della Slovenia", nonostante questa malattia "mieta 150 mila vittime l'anno" solo nel nostro Paese. E se sul fronte oncologico la ricerca 'tricolore' stenta ad avere finanziamenti, è l'intero comparto che si trova in una "situazione veramente grave".
Parola di Umberto Veronesi, direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia di Milano, che nella sua lettura magistrale durante la cerimonia per i 75 anni dell'Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma, non nasconde preoccupazione e amarezza.
Seppure i fondi stentino a finanziare la ricerca made in Italy, "i ricercatori italiani sono comunque tra i più produttivi in Europa", ci tiene a precisare l'ex ministro della Sanità. "Ma ci addolora enormemente - aggiunge - che tanti cervelli di qualità non possano essere alimentati, e debbano scegliere la via dell'estero".
Quel che occorre, secondo l'oncologo, è perciò "uno sforzo collettivo da parte di tutto il Paese se si vuole vincere questa malattia. Un Paese che vuole svilupparsi - conclude - deve sapere investire in ricerca e innovazione. L'Italia deve dunque reperire i fondi adeguati".
Pagina pubblicata il 21 aprile 2008