Redi, prossima guida sensibile a ricerca
Un tecnico o un politico alla guida della sanità italiana? "Chiunque sia, l'importante è che si tratti di qualcuno convinto dell'importanza della ricerca e delle scienze della vita per l'economia e la società italiana".
Parola di Carlo Alberto Redi, direttore del Laboratorio di biologia dello sviluppo dell'Università di Pavia e direttore scientifico del Policlinico San Matteo, che interviene nel dibattito sul futuro responsabile della Sanità italiana.
"Parlo come direttore scientifico di un Irccs - dice Redi - e dunque non posso non augurarmi che a guidare questo settore sia qualcuno che abbia capito quanto l'assistenza ai pazienti sia legata al mondo della ricerca".
Purtroppo spesso tecnici e politici "sono 'lontani' da questo mondo", rileva il ricercatore. Mentre ormai il lavoro su vetrine e provette oggi si traduce rapidamente in "vantaggi pratici per i pazienti".
Dunque occorre "investire in ricerca, per garantire ritorni importanti a vantaggio dei cittadini e dell'economia del Paese", prosegue Redi.
L'esperto giudica infine "ragionevole l'eventuale accorpamento del ministero della Salute a quello del Welfare, una 'razionalizzazione' che risponde alla realtà italiana".
Pagina pubblicata il 16 aprile 2008