Relazione sull'interruzione volontaria di gravidanza
Il Ministro Livia Turco ha trasmesso al Parlamento la nuova Relazione annuale sull'attuazione della legge 194. Dai dati è evidente come continui a diminuire il ricorso all'aborto da parte delle donne italiane, mentre cresce quello delle immigrate e aumenta l'obiezione di coscienzaLa relazione contiene i dati preliminari per l'anno 2007 e i dati definitivi per l'anno 2006. I dati relativi al 2007, con un totale di 127.038 IVG, evidenziano un ulteriore calo del 3% rispetto al dato definitivo del 2006 (131.018 casi) e un decremento del 45,9% rispetto al 1982, anno in cui si è registrato il più alto ricorso all'IVG (234.801 casi).
Continua la diminuzione delle IVG tra le donne italiane: i dati definitivi relativi all'anno 2006 evidenziano infatti 90.587 IVG, con una riduzione del 3,7% rispetto al 2005 e di oltre il 60% rispetto al 1982, anno in cui più numerose sono state le IVG. Viceversa, le IVG sono incrementate tra le donne straniere: in totale 40.431 nel 2006 ( 4,5% rispetto al 2005), pari al 31,6% del totale (nel 2005 erano il 29,6%).
In merito al fenomeno degli aborti clandestini, nella Relazione di quest'anno viene presentata una nuova stima aggiornata del 2005 che si ferma ad un'ipotesi massima di 15 mila aborti effettuati al di fuori della legge 194, correggendo al ribasso le precedenti stime che indicavano tale soglia attorno ai 20 mila aborti clandestini. Il dato riguarda solo le donne italiane, in quanto non si dispone di stime affidabili degli indici riproduttivi per le donne straniere.
Si conferma, quindi, la contemporanea diminuzione dell'abortività legale e clandestina tra le donne italiane. Infine, sono stati presentati i dati reali relativi all'obiezione di coscienza, aggiornati dalle Regioni (i precedenti risalivano all'anno 2003, in taluni casi all'anno 1999), che mostrano un forte incremento in tutta Italia.
L'obiezione è infatti aumentata per i ginecologi dal 58,7% al 69,2%; per gli anestesisti, dal 45,7% al 50,4%; per il personale non medico, dal 38,6% al 42,6%.
Al Sud l'aumento è ancora maggiore e in alcune Regioni addirittura i dati raddoppiano. Nelle conclusioni alla sua relazione il Ministro della Salute Livia Turco sottolinea che: "la legge 194/78, con la legalizzazione dell'aborto, ha favorito la sostanziale riduzione della richiesta di IVG, grazie alla promozione di un maggiore e più efficace ricorso a metodi di procreazione consapevoli, alternativi all'aborto, secondo gli auspici della legge" e che "la legge 194/78 ha permesso un cambiamento sostanziale del fenomeno abortivo nel nostro paese, nonostante la sua applicazione possa essere ulteriormente migliorata".
In conclusione, il Ministro Livia Turco sottolinea che "assumendo la piena applicazione della legge 194/1978 come priorità delle scelte di sanità pubblica, non si ravvisa la necessità di una sua modifica, ma viceversa si sottolinea la necessità di un rinnovato impegno programmatorio e operativo da parte di tutte le istituzioni competenti e delle/degli operatrici/operatori dei servizi".
Il Ministro Turco, inoltre, "evidenziando la complessità dei valori etici che i legislatori hanno consegnato alle istituzioni e alla società nel suo insieme, ribadisce che la legge è stata e continua a essere non solo efficace, ma saggia e lungimirante, profondamente rispettosa dei principi etici della tutela della salute della donna e della responsabilità femminile rispetto alla procreazione, del valore sociale della maternità e del valore della vita umana dal suo inizio".
Pagina pubblicata il 27 aprile 2008