Ricerca assente in campagna elettorale
La ricerca è del tutto assente dai programmi politici dei principali candidati premier alle imminenti elezioni politiche. L'editoriale-denuncia, pubblicato nell'edizione di domani di Nature, è firmato da tre big della scienza italiana: Silvio Garattini, direttore dell'Istituto Mario Negri di Milano; Rino Rappuoli, direttore dei laboratori Novartis Vaccines and Diagnostics di Siena, e Ivano Bestini, direttore del centro per la risonanza magnetica di Firenze."Finora - commenta Garattini all'ADNKRONOS SALUTE - non era mai successo. Alle precedenti tornate elettorali - spiega - di ricerca si era sempre parlato. Ed erano anche state fatte delle promesse, peraltro quasi mai mantenute.
Ma questa volta di ricerca non c'è alcuna traccia. Nei programmi del Pdl di Silvio Berlusconi e del Pd di Walter Veltroni è un'assente ingiustificata". Eppure, commenta Garattini, "la ricerca rappresenta la base per lo sviluppo di un Paese. Questa volta invece niente. E tra l'altro i due leader non ci dicono neppure cosa vogliono fare".
L'amara considerazione degli scienziati è articolata in un lungo editoriale. "Perché né Berlusconi né Veltroni hanno mai parlato della necessità di incrementare gli investimenti per la scienza, la tecnologia e l'istruzione?". Questa è la prima domanda che gli scienziati rivolgono ai due leader a pochi giorni dal voto. "L'Europa e gli Stati Uniti hanno capito che l'economia del ventesimo secolo, basata sull'industria manifatturiera e sul commercio, sta rapidamente sparendo a causa delle pressioni da parte delle economie emergenti e della globalizzazione.
L'economia del ventunesimo secolo sarà imperniata sugli investimenti nella scienza e nella tecnologia - sottolineano - come afferma anche una relazione presentata nel 2007 al Congresso degli Stati Uniti dall'American National Accademies: 'Come superare la tempesta in arrivo: come fornire nuovi stimoli e occupazione all'America per un futuro economico migliore'".
Pagina pubblicata il 09 aprile 2008