Detassare anche gli straordinari dei medici
Questo l'auspicio di Francesco Medici, vice segretario nazionale del Sindacato dei medici italiani (Smi)
"Questo Governo comincia male. Dopo aver cancellato il ministero della Salute, ora sferra un altro colpo. Questa volta ai medici, che si attendevano la detassazione degli straordinari e della tredicesima quale rilancio della loro attività".
Parola di Francesco Medici, vice segretario nazionale del Sindacato dei medici italiani (Smi), che commenta così i tagli alla tassazione degli straordinari varati dal primo Consiglio dei ministri. Tagli che riguardano però solo i lavoratori del settore privato e con un reddito non superiore a 30.000 euro l'anno.
"Cominciamo male - sottolinea in una nota Medici - i dipendenti pubblici sono stati tagliati fuori da un provvedimento molto atteso e così i medici sono ancora una volta esclusi e penalizzati.
Ci attendevamo la detassazione degli straordinari a salvaguardia di stipendi rosicchiati da un'imposizione fiscale eccessiva, da un costo della vita sempre maggiore, oltre che da contratti e convenzioni scaduti da 26 mesi.
Invece è arrivata l'ennesima delusione. Consiglierei ai politici di essere più chiari nella campagna elettorale - conclude Medici - altrimenti la sensazione profonda degli esclusi (tutti i medici e gli infermieri, per esempio) è quella di essere stati presi in giro con false promesse".
Pagina pubblicata il 23 maggio 2008