Indagine sulle liste di attesa
Anche 18 mesi per una mammografia.
Liste di attesa 'tallone d'Achille' della sanità nazionale. Da Nord a Sud del Paese, indistintamente. I dati, purtroppo, parlano chiaro: per una mammografia, in Puglia, si possono attendere anche 18 mesi. Un anno esatto, 365 giorni, per una visita neurologica in Veneto.
Sei mesi per un esame ortopedico nel Lazio. Sono questi alcuni numeri emersi dall'indagine sulle liste di attesa in sanità, condotta dalla Federazione nazionale pensionati della Cisl, presentata a Roma. Un'analisi voluta fortemente dalla Federazione, per verificare come le Regioni si sono mosse all'indomani dell'Accordo Stato-Regioni del 2006, per il contenimento delle liste di attesa. In un percorso virtuale da Nord a Sud, si registrano situazioni allarmanti.
Nel Settentrione del Paese, ad esempio in Liguria, per eseguire un esame mammografico si possono attendere fino a 347 giorni. Quasi come in Puglia, regione 'maglia nera' per questo esame diagnostico. E ancora. In Veneto e in Friuli Venezia Giulia si resta in attesa anche 8 mesi per una visita urologica. Al Centro Italia le cose non vanno meglio. Nel Lazio per un'ecografia le liste di attesa superano anche i 300 giorni. In Umbria e Marche la visita chirurgica diventa un'odissea: circa 5 mesi di attesa. Ma è nel Mezzogiorno che il problema assume ampie dimensioni. La Basilicata si 'contraddistingue' per il ritardo negli esami mammografici: anche 473 giorni. Per un semplice esame ecografico in Calabria si superano i 100 giorni di attesa. Situazione simile anche per gli esami ortopedici. In Sicilia e in Sardegna, tempi lunghi per chi è costretto a ricorrere a visite geriatriche o a controlli di gastroenterologia: fino a 6 mesi.
Dall'indagine della Cisl-Fnp, non emergono solo 'spine'. Alcune regioni riescono infatti a garantire prestazioni sanitarie puntuali. E' il caso del Veneto e del Piemonte, dove per un elettrocardiogramma l'attesa è nulla. Ancora più rilevante è il dato del Friuli Venezia Giulia, regione che garantisce una mammografia in non più di 8 giorni.
La Toscana si distingue tra le regioni più virtuose. Per una visita urologica, chirurgica e ortopedica, i pazienti attendono al massimo 48 ore. Anche il Sud, a sorpresa, ha le sue eccellenze. In Puglia, ad esempio, controlli urologici, neurologici e chirurgici, non sono un problema. Vengono infatti erogati nel giro di 24 ore. Stesso discorso per le visite chirurgiche in Sicilia, dove addirittura non esiste lista di attesa.
"L'abbattimento dei tempi nell'erogazione delle visite specialistiche - sottolinea in una nota insiste Sandro Loschi, della segreteria nazionale della Cisl-Fnp - sono un obiettivo per la salute dei cittadini e in particolar modo di tutti gli anziani 'over 65' che sono con il 45 per cento i primi fruitori di tali prestazioni.
Dalle rilevazioni effettuate negli ultimi anni - aggiunge - si capisce che le criticità maggiori sono più evidenti in alcuni settori delle visite specialistiche, delle prestazioni diagnostiche o legati all'uso di particolari strumenti tecnologici". Per abbattere le liste di attesa, la Federazione propone alcune misure.
Tra queste, la costituzione di un sistema unico di prenotazione a livello regionale. E ancora, l'istituzione di un sistema articolato di offerta distrettuale e l'utilizzazione delle risorse finanziarie provenienti dai fondi europei, dallo Stato, dalle Regioni e dalle Fondazioni.
Pagina pubblicata il 25 maggio 2008