La Salute merita un ministero
La sanità in Italia ha bisogno di mantenere la dignità di un ministero, e non può rimanere costola di un altro dicastero.Ne è convinto Francesco Cognetti, direttore dell'Oncologia medica dell'Istituto Regina Elena di Roma - indicato nei giorni scorsi tra i candidati a guidare la sanità - e favorevole allo 'spacchettamento' del Welfare, che alcune voci indicano come futura mossa del Governo Berlusconi.
E l'oncologo saluta con favore anche la scelta, che circola in queste ore, di Maria Vittoria Brambilla come vice ministro con delega alla Salute: "E' giusto - spiega Cognetti, a margine di un convegno a Roma sui tumori nei giovani - che a dirigere questo dicastero sia un politico e non un tecnico".
"Questo perché - aggiunge - quando bisogna fare grandi cambiamenti è necessario che la guida sia affidata alla politica e non ai tecnici". Per Cognetti "il ministero della Salute, per il suo ruolo e l'importanza che ha per il benessere dei cittadini, non può essere relegato a un dipartimento: la difesa della salute degli italiani è troppo importante per non avere una struttura efficace e autorevole in grado di affrontare situazioni complesse, come quelle legate alla programmazione della sanità in Italia".
E secondo l'oncologo il lavoro da fare è enorme. "Gli ultimi due anni - dice - non sono stati felici. Per questo una donna giovane e brillante come l'onorevole Brambilla, accreditata da molte voci come prossima responsabile della Sanità, è la persona più adatta a svolgere un compito di forte discontinuità per mettere al passo la sanità italiana con quella degli altri Paesi. L'onorevole Brambilla è la persona giusta, e noi tecnici siamo pronti a collaborare".
Pagina pubblicata il 08 maggio 2008