Marino, la meritocrazia in finanziaria
Una legge Finanziaria all'insegna della meritocrazia e della trasparenza nell'assegnazione dei fondi alla ricerca. Questo l'auspicio del senatore del Pd Ignazio Marino, che riprende un suo 'cavallo di battaglia' della scorsa legislatura quando era presidente della Commissione Igiene e sanità del Senato.
"Finanziare di più la ricerca, ma soprattutto cambiare le regole per l'assegnazione dei fondi pubblici: non è solo un'idea, ma un impegno che mi assumo ora in vista della prossima Finanziaria", annuncia in una nota. Marino è intervenuto al convegno 'Liberiamo la ricerca', ieri a Bologna.
Un appuntamento a cui ha partecipato anche il recente premio Nobel alla Medicina Mario Capecchi. "Nella Finanziaria 2009 - ha spiegato il senatore del Pd - proporrò una norma che elimini l'attribuzione dei fondi per la ricerca sulla base del sistema discrezionale 'top down', per introdurre il peer review (giudizio tra pari): un metodo trasparente che premia il merito e si basa sulla valutazione di un progetto da parte di esperti di quella materia, ossia scienziati che valutano scienziati, alla pari.
Si tratta - ricorda - di un sistema utilizzato in tutti i Paesi che fanno della ricerca un punto cruciale per la crescita e l'innovazione. Vedremo alla prova dei fatti in Parlamento - conclude Marino - chi dimostrerà la volontà di introdurre il merito come criterio per promuovere i migliori, e chi invece si assumerà la responsabilità di fronte al Paese di mantenere lo status quo, ovvero finanziamenti assegnati solo in base a cordate e amicizie".
Pagina pubblicata il 19 maggio 2008