Medici di famiglia, meno tasse e burocrazia
Meno tasse e burocrazia per i medici di famiglia. Ma anche onorari da rivalutare, difesa dell'autonomia professionale e promozione di una politica unitaria con le altre associazioni di categoria.Si è chiuso con questi intenti il 27esimo congresso del Sindacato autonomo medici italiani (Snami), svoltosi nei giorni scorsi a Cervia, con la mozione conclusiva, votata all'unanimità dai delegati, in cui si approva la linea dell'esecutivo nazionale e si chiede un incontro urgente con il Governo.
Il congresso, dunque, ha dato mandato alla dirigenza del sindacato di lavorare per: "1) il recupero del potere d'acquisto degli onorari, gravemente erosi negli ultimi anni - si legge in una nota - 2) l'eliminazione delle forme incongrue di tassazione che gravano sul medico di assistenza primaria (Irap, tassa rifiuti, Ici); 3) la drastica riduzione degli atti burocratici di tipo amministrativo, estranei alla professione medica; 4) il mantenimento dell'esclusivo carattere privato dello studio del medico convenzionato con il Servizio sanitario nazionale".
Via libera unanime anche a una linea politica tesa a costruire "un fronte intersindacale unito nella difesa dei principi e della dignità professionale dei medici nei confronti di parte pubblica, ribadendo al tempo stesso la propria peculiarità nei progetti di rinnovamento della medicina territoriale".
Il congresso, infine - tenendo conto che la Convenzione nazionale è già scaduta da 30 mesi e che l'atto d'indirizzo già approvato dal Governo è assolutamente insoddisfacente nella parte normativa ed economica - ha delegato l'esecutivo Snami a "mettere in atto tutte le azioni sindacali a forte impatto, fino all'eventuale sciopero per sostenere di fronte a parte pubblica le giuste rivendicazioni".
Pagina pubblicata il 26 maggio 2008