Medici semplifichino il linguaggio
La comunicazione medico-paziente deve tornare sui binari dell'umanità, e i medici "devono usare parole semplici nei confronti dei malati".
Ad affermarlo è lo scrittore Andrea Camilleri, intervenuto ieri al Forum P.A. in corso a Roma all'incontro su 'Ospedale ospitale', organizzato dall'Azienda ospedaliera Domenico Cotugno di Napoli.
"E' difficile spiegare come deve comunicare un medico con un paziente - ammette lo scrittore - ma se devo proprio dare un consiglio invito i camici bianchi a parlare nel modo più semplice ai propri pazienti". Camilleri riferisce un episodio vissuto in prima persona "quando mia moglie fu ricoverata, qualche anno fa per un malore improvviso, in ospedale dove ricevette le cure del caso.
Le mie figlie - prosegue lo scrittore - chiesero agli infermieri novità sullo stato di salute della loro madre, ma si sentirono dare solo risposte generiche, in cui si usava il termine 'la paziente'. Solo il primario ha pronunciato le parole giuste affermando 'vostra mamma sta bene, potete coccolarla'.
A volte - sottolinea Camilleri - basta un termine, piuttosto che un altro, per rendere più umano il rapporto tra medico e paziente".
Pagina pubblicata il 14 maggio 2008