MMG fondamentali per i trapianti
In tema di trapianti e donazioni d'organo i medici di famiglia rivendicano il loro ruolo in questo settore, sia nella fase di informazione e promozione della donazione, sia per seguire nel tempo i pazienti operati.Lo ricorda, in una nota, il segretario nazionale della Federazione dei medici di medicina generale (Fimmg) che, in occasione della Settimana nazionale della donazione e dei trapianti, in corso fino all'11 maggio, chiede più collaborazione con i centri trapianti e un sistema che permetta di trasferire ai camici bianchi le informazioni sui pazienti.
"Sul tema dei trapianti, il medico di medicina generale - spiega il segretario Giacomo Milillo - può e deve svolgere un ruolo fondamentale sia nella promozione della donazione d'organo, sia nel sostenere il paziente da sottoporre a trapianto prima, e ancor più dopo, l'avvenuto trapianto. Infatti il crescente numero dei pazienti trapiantati implica una gestione clinica ad hoc in quanto oltre che per il follow-up del trapianto, devono essere seguiti anche per eventuali altre patologie presenti. È quindi assolutamente necessario creare un sistema che garantisca il trasferimento di informazione tra medici di medicina generale e Centro trapianti".
La normativa attuale che regolamenta i prelievi e trapianti di organi e tessuti "attribuisce all'informazione - aggiunge Milillo- un ruolo fondamentale per: far conoscere i problemi legati al trapianto ed alla donazione di organi, prevenire le patologie che richiedono il trapianto e consentire una scelta 'libera e consapevole' sulla donazione".
In questo contesto, il medico di famiglia "assume, grazie alla sua vicinanza e al rapporto di fiducia con il cittadino-paziente, un'importanza fondamentale per la diffusione della cultura della donazione e necessita di un'adeguata formazione a riguardo". Milillo ha sottolineato che la Fimmg "ha sempre seguito e sta seguendo con molta attenzione il tema della donazione d'organo e dei trapianti, con specifiche iniziative nel corso dei congressi, ma anche con interventi formativi, residenziali e a distanza, per i propri medici e del personale di studio.
Ne sono testimonianza i corsi organizzati con il fondo professioni nel 2005-2006 durante i quali abbiamo anche distribuito un apposito Cd agli iscritti".
Pagina pubblicata il 11 maggio 2008