MMG sentinelle delle cronicità
Dal medico di famiglia non solo per visite 'al bisogno'. Ma anche per controlli programmati e periodici che permettano di prevenire attivamente le malattie croniche. E' la proposta di Mauro Martini, presidente del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) che dal 27.esimo congresso dell'associazione sindacale, in corso a Cervia, indica la 'ricetta' per migliorare l'assistenza ai cittadini seguendolo a 360 gradi, e ridurre l'incidenza delle patologie croniche consentendo, allo stesso tempo, un notevole risparmio per il Servizio sanitario nazionale."Sulla prevenzione - spiega Martini - è possibile fare un salto di qualità se il medico di famiglia adotta una forma di assistenza attiva per i suoi pazienti, anche quelli in buona salute, sul modello dei controlli periodici, i cosiddetti bilanci di salute, che i pediatri utilizzano da tempo".
Con delle visite filtro per fascia d'età, per esempio ai 40enni, ai 50enni e ai 60enni è possibile - spiega il leader Snami - individuare precocemente malattie più importanti e prendere in carico i pazienti cronici in tempo utile. Ma non solo.
C'è anche la possibilità di valutare l'incidenza reale delle malattie, analizzando i dati in possesso dei medici di famiglia, in modo da programmare sia gli interventi che investimenti ad hoc. "Il diabete di tipo di 2, per esempio -spiega Martini - diventa sintomatico dopo 10 anni dalla sua prima comparsa, quando ormai ha già creato danni irreparabili agli organi.
Una visita preventiva, invece, permette di fare emergere la malattia prima che il danno diventi irreparabile".
Pagina pubblicata il 23 maggio 2008