Più medici fiscali per battere l'assenteismo
"Per vincere la guerra contro i dipendenti 'finti malati' e i medici compiacenti c'è solo una strada: aumentare il numero dei medici fiscali. Altre strade rischiano di rimanere aria fritta e propaganda".
Parola di Serafino Zucchelli, ex sottosegretario al ministero della Salute, che commenta così la battaglia intrapresa dal ministro della Funzione Pubblica, Renato Brunetta, contro i dipendenti pubblici 'fannulloni'. Una battaglia che, come anticipato in prima pagina dal quotidiano 'Italia Oggi', ha spinto Brunetta a mettere a punto un disegno di legge ad hoc, che colpisce anche il malcostume dei certificati medici 'facili'. Con l'approvazione di questo Ddl, infatti, non sarà più tanto facile farsi fare un certificato medico per giustificare l'assenza dal lavoro. Se la diagnosi messa nera su bianco non sarà vera, oppure esagerata, si rischierà grosso. Non solo il dipendente fannullone, ma anche il camice bianco compiacente.
Il medico dipendente del Ssn che fa falsi certificati, oppure che "viola i canoni di ordinaria diligenza nell'accertamento della patologia", con questo disegno di legge va infatti incontro a licenziamento. In tronco. Insomma, per perdere il posto di lavoro basterà scrivere che si tratta di bronchite invece che di semplice influenza.
"Ben venga questo provvedimento - sottolinea Zucchelli all'ADNKRONOS SALUTE - a patto, però, che risulti applicabile. La questione è infatti capire chi dovrà stabilire se si tratti di bronchite o di influenza. L'unica soluzione è quella di aumentare il numero dei medici controllori". Una misura che necessita investimenti.
"Potenziare il servizio di controllo fiscale - spiega l'ex sottosegretario - ha il suo costo. Assai elevato. Bisognerà quindi vedere - conclude Zucchelli - se oltre all'approvazione della legge, ci sarà anche la volontà di applicarla. Al meglio".
Pagina pubblicata il 28 maggio 2008