Sbagliata ripartizione ai laboratori in Puglia
Laboratori d'analisi pugliesi nel mirino dell'Antitrust. L'Autorità garante della concorrenza e del mercato chiede infatti di modificare l'attuale sistema di ripartizione dei fondi sanitari pubblici alle strutture convenzionate.Un sistema di ripartizione che, secondo l'Antitrust, "ha impedito l'introduzione di dinamiche concorrenziali nel mercato della fornitura di esami clinici e ha cristallizzato le posizioni detenute dai laboratori convenzionati nel 1998".
E' quanto emerge dalla segnalazione contenuta nel bollettino Antitrust e inviata al presidente della Giunta regionale, Nichi Vendola.
Il sistema di ripartizione dei fondi, attualmente in vigore in Puglia, si basa su assegnazioni di limiti di spesa definiti annualmente sulla base del fatturato realizzato da ciascun laboratorio nel 1998.
Un sistema che, secondo l'Autorità, "ha avvantaggiato le strutture che vantavano nel 1998 quote di mercato rilevanti, svantaggiando i laboratori che nel medesimo anno avevano realizzato un fatturato esiguo. In tale contesto - si legge nel documento firmato dal presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà - operatori efficienti, che nel 1998 non registravano fatturati significativi, non sono stati messi in condizione di sviluppare la propria attività".
Pagina pubblicata il 13 maggio 2008