Serve osservatorio errori medici
Non esistono dati precisi sugli errori medici, manca un Osservatorio 'ad hoc'. Inoltre c'è un vuoto legislativo che danneggia in particolare i chirurghi italiani."Mancando ancora un apposito articolo che definisca l'atto sanitario, un chirurgo oggi potrebbe essere messo sotto indagine per lesioni pur avendo operato bene, ma senza essersi fatto firmare prima il consenso informato dal paziente", dice Maurizio Maggiorotti, presidente di Amami (Associazione Medici Accusati di Malpractice Ingiustamente), commentando le parole dei chirurghi della Sic (Società italiana di chirurgia) intervenuti ieri a Roma alla presentazione dell'VIII Convegno di primavera, al quale parteciperà per parlare di responsabilità professionale medica.
Occorre creare un Osservatorio dell'errore medico in Italia, per "raccogliere le segnalazioni sui contenziosi civili e penali da aziende ospedaliere, associazioni di tutela dei cittadini, magistratura, assicurazioni e dagli stessi medici, in modo da ottenere i primi dati ufficiali sull'errore medico reale e su quello percepito", ribadisce Maggiorotti.
Sulla questione di numeri e percentuali dell'errore umano in sala operatoria, Amami è critica sulle stime diffuse ieri a Roma. Dati che "non hanno nessun fondamento e corrispondenza con la realtà", dice l'associazione, invitando "tutti a maggior prudenza e a non diffondere pericolose stime su dati non certi".
Pagina pubblicata il 06 maggio 2008