Servono Lea per medicina generale
Istituire una commissione per definire Livelli essenziali di assistenza specifici della medicina generale, che diano nuove regole certe per delineare il campo di competenza esclusiva dell'assistenza riservata al medico di famiglia. E' la richiesta al nuovo Governo del Sindacato autonomo medici italiani (Snami), dal XXVII Congresso dell'associazione di categoria che si è aperto ieri a Cervia (Ravenna).Nella sua relazione al congresso, infatti, Mauro Martini, presidente dello Snami, ha ricordato che per alcune malattie diffuse il medico di famiglia è già considerato punto di riferimento. "Mi riferisco in particolare alla Bpco, al diabete di tipo 2 non insulinodipendente non complicato, all'ipertensione arteriosa, al paziente in terapia anticoagulante orale, alla paziente in menopausa",ha precisato Martini.
"Con Lea specifici, in sola competenza della medicina generale - ha aggiunto - chiediamo alla politica di fare questa scommessa a cui noi ci sentiamo pronti: riservare solo a noi lapresa in carico di queste patologie, considerandoli livelli di assistenza inappropriati per la specialistica".
Secondo il leader dello Snami, la scelta permetterà "un risparmio economico notevole chepotrà essere in gran parte reinvestito proprio nella medicina generale". Martini ha inoltre precisato che, con questi Lea ad hoc, agli specialisti potrà essere "riservata l'assistenza di secondo livello, permettendo una importante riduzione dei tempi e un netto abbattimento delle liste d'attesa".
Pagina pubblicata il 21 maggio 2008