SNAMI, preoccupati per inchiesta su AIFA
I camici bianchi del Sindacato nazionale autonomo medici italiani (Snami) sono "molto preoccupati" per il coinvolgimento dell'Agenzia italiana del farmaco nell'inchiesta per corruzione che ieri ha portato agli arresti domiciliari e alla custodia cautelare in carcere 8 persone, fra cui rappresentanti di aziende farmaceutiche e funzionari dell'Agenzia."Come medici di famiglia siamo molto preoccupati anche se non sorpresi - ha spiegato Mauro Martini, presidente dello Snami, a margine del Congresso in corso a Cervia - perchè l'Agenzia del farmaco nasce a garanzia della qualità dei medicinali che noi prescriviamo ed è un baluardo per la tutela della salute. Se non garantisce tutto questo non serve.
Rischia solo di essere fonte di burocrazia: di regole e imposizioni viste, tra l'altro, molto male dalla classe medica". Martini, in particolare, sottolinea la necessità di offrire trasparenza nel campo dei farmaci generici, strumento "importante per i medici di famiglia.
L'inchiesta torinese è partita, infatti, da indagini su autorizzazioni al commercio di prodotti equivalenti per poi estendersi ad altri medicinali. Il farmaco generico, "rappresenta - ha concluso Martini - un'opportunità in più per il Ssn ed è uno strumento terapeutico che noi medici di famiglia utilizzeremo sempre di più.
Ma deve essere usato con appropriatezza, puntare per questi prodotti solo sulla corsa al risparmio economico può portare anche a storture".
Pagina pubblicata il 23 maggio 2008