Un futuro hi-tech per i radiologi
Radiologi 'ad alta tecnologia'. Questo l'obiettivo della Società italiana di radiologia medica (Sirm) che per perseguire l'obiettivo della formazione high-tech ha identificato 25 centri di riferimento sul territorio italiano."Si tratta - spiega in una nota la Sirm - di strutture radiologiche individuate per la realizzazione del progetto di formazione pratica sulla tecnologia e sulle applicazioni cliniche delle metodiche di imaging in campo cardiovascolare e neurologico, avviato sotto la presidenza di Roberto Lagalla, ordinario di Radiologia all'università di Palermo".
L'iniziativa permetterà ai giovani radiologi di imparare a utilizzare le sempre più sofisticate apparecchiature diagnostiche "con un approccio didattico innovativo, che privilegia il saper fare oltre alla teoria. Due i settori in cui i neo-specializzati potranno impratichirsi: la cardioradiologia (cardio-Tc, cardio-Rm, angio-Tc e angio-Rm) e la neuroradiologia".
Gli allievi, riferisce ancora la Sirm, "impareranno a conoscere le modalità tecniche di esecuzione e post-processing di esami Tac o di risonanza magnetica (Rm) dell'apparato cardiovascolare o del sistema nervoso centrale, le modalità di somministrazione dei mezzi di contrasto per Tac e Rm, nonché le eventuali precauzioni al loro utilizzo le controindicazioni".
Studieranno le principali indicazioni, i vantaggi e i limiti dei due strumenti diagnostici. "Dovranno cimentarsi nell'interpretazione e nella refertazione di esami Tc e Rm delle principali malattie cardiovascolari o neurologiche-neurochirurgiche". I centri individuati dalla Sirm in associazione alle sezioni di studio in cardioradiologia e in neuroradiologia e all'Associazione italiana di neuroradiologia, rispondono a requisiti di eccellenza per quanto riguarda il parco macchine disponibili e le competenze scientifico-tecniche.
Pagina pubblicata il 26 maggio 2008