Anche la CIMOP promette battaglia
"La trattativa per il rinnovo del contratto dell'ospedalità privata è iniziata male e finita peggio". Sono parole di Fausto Campanozzi, Segretario Nazionale Cimop. Oggetto della recriminazione del sindacato è l'adeguamento salariale dei settemila medici dipendenti dell'Ospedalità Privata in attesa da oltre due anni del rinnovo contrattuale."La trattativa ha avuto un esito ampiamente previsto - continua Campanozzi - perché era intenzione della parte datoriale formulare una proposta inaccettabile. Una proposta indecente - spiega - che prevedeva un contratto triennale (2008-1010) con aumento complessivo del sei per cento, di cui un uno per cento da distribuire solo a quei medici che attuano "comportamenti virtuosi" e con il biennio trascorso senza contratto 2006-2007 compensato con un forfait irrisorio".
"La Cimop - si legge in una nota - abbandona così il tavolo delle trattative e chiama in causa le istituzioni. Saranno Governo e Regioni a dare una risposta ad una questione improcrastinabile, che è economica ma che soprattutto investe la sfera della dignità professionale. "E' evidente che la trattativa si trasforma in protesta - annuncia il Segretario Cimop - cambia il linguaggio da quello accomodante delle trattative a quello spinoso della contesa sindacale.
La Cimop - aggiunge la nota - chiamando alla mobilitazione tutti i medici del settore, intende rispondere in maniera ferma e decisa alla evidente provocazione dei "padroni delle cliniche" con un composto e determinato stato di agitazione, che negli auspici del sindacato possa portare ad un esito soddisfacente per i medici, richiamando parti datoriali e politici alle loro responsabilità"
Pagina pubblicata il 26 giugno 2008