Il Governo legittima l'ingerenza dei partiti
Parola di Carlo Lusenti che commenta così la norma contenuta nel pacchetto approvato dal Governo per delineare la Finanziaria.
"Sembrava fossimo tutti d'accordo nel tenere la politica fuori dalla sanità e a scegliere e confermare i primari ospedalieri per merito professionale e non appartenenza partitica. Invece, con un provvedimento ritenuto più urgente e necessario del rinnovo di un contratto fermo da tre anni, il Governo rimette all'assoluta discrezionalità dei vertici politici il mantenimento in servizio o il pensionamento coatto di tutti i dirigenti con almeno quarant'anni di contributi versati". Parola di Carlo Lusenti, segretario nazionale Anaao Assomed, che commenta così la norma - contenuta nel pacchetto approvato dal Governo per delineare la Finanziaria - che regola la permanenza in servizio dei dirigenti della Pubblica amministrazione, tra cui i camici bianchi.
"Trasferendo di fatto ai direttori generali delle Asl - spiega Lusenti all'Adnkronos Salute - la facoltà di decidere il pensionamento dei medici dirigenti con 40 anni di servizio alle spalle". "Da oggi - sottolinea in una nota Lusenti - i camici bianchi ospedalieri, ma non quelli universitari che godono di particolari privilegi genetici e di casta, si trovano sotto la 'spada di Damocle' del licenziamento, esposti ai cambi di maggioranze politiche, e quindi a ogni possibile pressione e ricatto da parte dei direttori generali con grave limitazione della propria autonomia professionale. L'ingerenza dei partiti nella sanità viene così legittimata.
Avremo sessantenni a carico dell'Inpdap e ospedali svuotati di competenze ed esperienze. Chi temeva il medico politicamente targato ora sarà accontentato. L'Anaao - conclude Lusenti - fa appello al Parlamento perché voglia, in sede di conversione in legge, non applicare alla sanità un meccanismo perverso che aggrava l'invadenza dei partiti nella tutela della salute di tutti".
Pagina pubblicata il 29 giugno 2008