Lettere rosa anticancro
Ben 380 mila lettere per dichiarare guerra al cancro alla mammella e a quello del collo dell'utero. A riceverle saranno altrettante donne laziali, ciascuna invitata a sottoporsi a test gratuiti nella propria Asl di riferimento.
Obiettivo stanare eventuali neoplasie in stato embrionale, e difendere così il gentil sesso da questi due temibili "big killer". Le lettere, in cui vi è anche un appuntamento prefissato per far sì che le destinatarie si sottopongano allo screening, sono destinate a tutte le donne tra i 50-69 anni per la mammografia, e a quelle tra i 25-64 anni per il pap test.
Oltre alle missive - firmate dal presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo - locandine, volantini e lettere di presentazione dell'iniziativa verranno indirizzate a tutte le farmacie laziali, medici di famiglia, distretti delle Asl, municipi del Comune di Roma, nonché ai 378 comuni della Regione.
"Obiettivo - spiega l'assessore alla Sanità del Lazio Augusto Battaglia - è che lo screening coinvolga il 100% della popolazione bersaglio". "In regione - ricorda il direttore generale dell'Asp del Lazio, Claudio Clini - ogni anno i casi di nuovi tumori alla mammella sono circa 4 mila, con mille decessi.
Per la cervice uterina, invece, si verificano 276 nuovi casi l'anno con 102 morti". "Questo è il mezzo che abbiamo - sottolinea Marrazzo - per sconfiggere la solitudine in cui le donne che hanno avuto una diagnosi di cancro si sono trovate".
"Firmando quella lettera - aggiunge - ho rivisto la paura che ho colto negli occhi di tante donne malate di tumore".
Pagina pubblicata il 13 giugno 2008