Scorporo Salute deve attendere
Via libera dell'Aula del Senato, ieri mattina, alla conversione del decreto legge 'taglia-ministeri', per l'adeguamento delle strutture di Governo in applicazione dell'ultima legge finanziaria, che fissa a dodici il numero dei dicasteri e a sessanta i componenti complessivi dell'esecutivo.Nulla cambia per il ministero della Salute, che non viene ripristinato. E' stato ritirato, infatti, l'emendamento presentato da Ignazio Marino, del Pd.
Accolto invece, tra gli altri, un Ordine del giorno bipartisan che impegna il Governo a riconsiderare l'assetto dei ministeri per "ripristinare, nelle forme opportune, un dicastero della Salute".
"L'assenza di un ministero della Salute - commenta Massimo Cozza, segretario nazionale Fp Cgil medici - rappresenta una sconfitta per quanti credono nella unitarietà del Servizio sanitario nazionale - primi fra tutti i medici che quotidianamente lavorano negli ospedali e nel territorio - per contrastare le disuguaglianze tra Nord e Sud, per una migliore tutela dei cittadini e di tutti gli operatori della sanità".
Per Cozza, "prima si ripristina, meglio è. Intanto - osserva - nulla impedisce di colmare l'assenza del ministro della Salute almeno nel 'Governo ombra' del Pd, dove sono già stati nominati altri rappresentati non corrispondenti all'attuale struttura del Governo Berlusconi.
Pagina pubblicata il 05 giugno 2008